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Non sono ancora finiti gli Internazionali d’Italia BNL che gli appassionati di tennis possono già iniziare a cercare gli eredi dei campioni di oggi. Succederà da sabato 20 maggio sui campi in terra del Tennis Club Milano Alberto Bonacossa dove prenderà il via la 63esima edizione del Trofeo Bonfiglio. Torneo che non a caso è da sempre considerato dagli addetti ai lavori il quinto Slam in calendario, un appuntamento che attrae le migliori racchette Under 18 del mondo e che da questa edizione assume la nuova denominazione di J500, la più prestigiosa (dopo gli Slam) delle sei categorie introdotte dall’ITF.
Saranno dieci i top 10 presenti in tabellone, cinque nel maschile e altrettante nel femminile, che regaleranno al pubblico la solita manifestazione piena di talento. Come ci racconta un albo d’oro che ti mette i brividi: basta scorrere rapidamente l’elenco per trovare i nomi di Adriano Panatta (1971), Corrado Barazzutti (1972), Ivan Lendl (1978), Jim Courier (1987), Goran Ivanisevic (1988), Evgenj Kafelnikov (1992) e Stefanos Tsitsipas (2016). Forse un po’ più povero l’albo d’oro femminile in cui comunque spiccano i nomi di Gabriela Sabatini (1984) ed Elena Rybakina (2017). Per quanto riguarda gli italiani, il successo manca dal del 2012 quando a sollevare il trofeo fu Gianluigi Quinzi, che meno di mesi dopo avrebbe trionfato a Wimbledon. Tra le ragazze bisogna risalire addirittura al 1998 quando vinse Antonella Serra Zanetti.
I vialetti del club sono pronti a popolarsi: sabato e domenica inizieranno i due tabelloni di qualificazione, maschile e femminile, con 8 ragazzi e altrettante ragazze che potranno raggiungere nel main draw i big del tennis giovanile, fra i quali c’è il 18enne messicano Rodrigo Pacheco Mendez, n.5 del ranking mondiale e prima testa di serie. Il nativo di Merida ha già scalato la classifica dei ‘grandi’ fino alla posizione n.888 e la settimana scorsa al Challenger di Francavilla ha perso all’esordio dal belga Raphael Collignon, prima testa di serie del torneo.
Tra le ragazze, la favorita è la 16enne giapponese Sara Saito, attuale n. 4 della classifica ITF, vincitrice di un torneo J500 a Osaka e già fra le protagoniste del Bonfiglio nell’edizione del 2022, quando fu battuta al secondo turno da quella Mirra Andreeva che ha recentemente fatto parlare di sé, raggiungendo gli ottavi al WTA 1000 di Madrid. La nipponica (anche lei compare già nelle classifiche WTA al n. 536), dovrà guardarsi dalla statunitense, n.5 del ranking di categoria, Clervie Ngounoue, oltre che dalla peruviana Lucciana Perez Alarcon (n.6). Tra gli azzurrini è d’obbligo partire dalla 18enne, numero 9 della graduatoria mondiale, Federica Urgesi. Classe 2005, Urgesi è stata recentemente aggregata al team di Billie Jean King Cup e, nel febbraio di quest’anno, ha vinto due importanti tornei juniores al Cairo, in Egitto. Insieme alla marchigiana, che a inizio anno in doppio aveva conquistato anche l’Australian Open Under 18, hanno saputo meritarsi l’accesso diretto nel main draw anche la 17enne romana Francesca Pace (n.46 del ranking), la 16enne ligure Alessandra Teodosescu (43) e la 17enne piemontese Emma Ottavia Ghirardato (76). Due i ragazzi che hanno acquisito il diritto di partecipare dal tabellone principale maschile: il ravennate, classe 2005, Federico Bondioli, n.15 al mondo (anche lui reduce dal successo nell’importante torneo del Cairo) e il 16enne palermitano Federico Cinà, n.28, che a gennaio ha conquistato il J300 australiano di Traralgon. Entrambi sono alla seconda esperienza al Bonfiglio, dopo che lo scorso anno sono stati estromessi dalla competizione al secondo turno.
Fra le wild card, alcune assegnate dal settore tecnico FITP, altre direttamente dal club stesso, spicca il nome di Manas Dhamne, 15enne indiano, già protagonista tra gli under 14, sostenuto da un importante progetto curato nei minimi dettagli dalla IMG e, per la parte tecnica, dal Piatti Tennis Center. Tra gli azzurri che hanno saputo meritarsi una wild card, spiccano i nomi di Carlo Alberto Caniato, recente vincitore a Prato (qui la nostra intervista esclusiva), e, per quanto riguarda il tabellone di qualificazione, Filippo Romano.