Doveva essere l’anno della consacrazione e per esserlo definitivamente questo 2023 dovrebbe regalargli una forte emozione nei restanti Slam. Holger Rune è tra i “millennials” più promettenti e da lunedì sarà n. 6 al mondo o n. 5 qualora dovesse vincere la finale di Roma domenica pomeriggio. Il danese, classe 2000, continua la sua inesorabile cavalcata partita dalla vittoria di Parigi-Bercy ottenuta su Novak Djokovic in rimonta a novembre 2022.
La vittoria odierna su Casper Ruud, attuale n. 4 del ranking, ha fatto sì che Rune centrasse e prolungasse alcuni record personali. Il danese ha, infatti, vinto sette partite su otto quando ha giocato contro un Top5 del ranking ATP; e le sette vittorie sono tra l’altro arrivate consecutivamente. Inoltre, almeno una volta Rune ha battuto tutti gli attuali migliori cinque giocatori al mondo.
La lunga serie positiva è cominciata dopo aver subito una sconfitta in quattro set da Novak Djokovic al primo turno dell’US Open 2021. Poi ha vinto contro Alexander Zverev a Monaco l’anno scorso e contro Stefanos Tsitsipas prima al Roland Garros in quattro set e poi sul cemento in finale a Stoccolma. Era in vantaggio di un set, al momento del ritiro di Alcaraz a Parigi-Bercy. Fa poca differenza la superficie su cui gioca tant’è che le ultime tre vittorie di questa particolare “striscia” le ha ottenute sul “rosso”: ha battuto Daniil Medvedev quest’anno e in questa edizione degli Internazionali BNL d’Italia ha vinto due set a zero contro Novak Djokovic e in rimonta sul norvegese Ruud.
Anche in quest’ultimo match ha messo in evidenza la sua grande capacità di combattente che ne fanno uno dei favoriti per la vittoria finale del Roland Garros. Talento indiscutibile, ma carattere “fumantino” che fanno sì che si parli sempre di lui e non solo per le vittorie ottenute sul campo.
Alla saga Rune-Ruud, infatti, un altro capitolo si è aggiunto a Roma in semifinale. Un medical time out per un problema alla spalla del danese ha tolto ritmo al norvegese e cambiato l’inerzia del match. I due scandinavi non hanno un gran rapporto anche a causa del match dell’anno scorso del Roland Garros, quando il danese si lamentò per una serie di atteggiamenti antisportivi di Casper. Coda polemica che proseguì anche negli spogliatoi mettendo i due team in forte tensione tra loro.
In ogni caso, buonissima la stagione “rossa” di Holger, sconfitto da Rublev in finale a Montecarlo, ma vincitore a Monaco contro Van de Zandschulp. Dopo la parentesi negativa di Madrid, in cui ha perso un po’ a sorpresa contro Davidovich Fokina (in un torneo dove peraltro di sorprese se ne sono viste parecchie) ha rifiatato è si è presentato in grande forma a Roma dove è sbarcato in finale.
Rune va sicuramente inserito tra i favoriti per la vittoria finale di un Roland Garros in cerca di un nuovo padrone, dopo il forfait del suo “Re”, Rafael Nadal. Certo finora non è andato nemmeno vicino alla vittoria di un Major: il miglior risultato rimane il quarto al Roland Garros 2022, e al danese tocca rimuovere dalla sua mente la rocambolesca subita da Rublev negli ottavi di finale dell’Australian Open. Un match decisosi al quinto set e perso 00dopo aver avuto ben due matchpoint in suo favore.