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Una vittoria in rimonta nel derby scandinavo contro Casper Ruud si tramute nella terza finale a livello Masters 1000 per Holger Rune. Sotto di un set e di un break Rune ha tirato fuori il suo miglior tennis per raggiungere l‘ottava finale della sua carriera, la terza del 2023, andando alla caccia del quinto titolo da mettere in bacheca. Nel suo palmares, a livello Masters 1000, è già presente il trofeo conquistato a Bercy. Il tennista danese, con il successo contro Ruud, diventa il più giovane giocatore a raggiungere la finale degli Internazionali BNL d’Italia dal 2006, quando arrivò in finale il diciannovenne Rafael Nadal. Un successo che gli ha permesso di migliorare il suo bilancio contro i top 5, con sette vittorie negli otto match disputati. Dei record, del rapporto con Ruud e della finale, il danese ha parlato nella classica conferenza stampa post partita.
IL MODERATORE: Holger, ben fatto. Cosa è cambiato per te trovandoti sotto di un set e un break?
HOLGER RUNE: “È stato un inizio di match difficile per me. Penso che lui abbia giocato molto bene. Il bilancio dei miei match contro Casper non era positivo, quindi ho dovuto trovare la giusta soluzione per uscire vincitore dal match. Quando ero sotto 4-2 [nel secondo set, ndr] mi sono detto rilassati e goditi il momento, prova a giocare il tennis che ti piace. Sono riuscito a farlo e a giocare sempre meglio. Penso che alla fine del terzo set ho giocato il mio miglior tennis.“
D. Qual è l’aspetto che ti è piaciuto maggiormente in questa partita?
HOLGER RUNE: “Il modo in cui sono riuscito a rimanere mentalmente solido quando ero indietro nel punteggio. Ho continuato a crederci e a provare a cercare il mio miglior tennis perché non mi ero espresso ai miei livelli per il primo set e mezzo. È stata dura, ho avuto bisogno di molto tempo per riuscire a trovare i miei colpi migliori. Ancora una volta, sono stato solido e ho continuato a crederci. Sono riuscito a trovare il giusto modo di giocare, ho continuato a fidarmi del mio piano e sono riuscito a batterlo, quindi sono super felice.”
D. Dopo un inizio difficile sembra che il pubblico italiano ti abbia adottato. Forse sei il più italiano degli scandinavi per via del tuo comportamento passionale.
HOLGER RUNE: “Amo giocare in Italia e a Roma. È un’ottima atmosfera. C’è una grande energia in campo, grande supporto e passione da parte del pubblico. Mi piace veramente e mi aiuta ad esprimere il mio miglior tennis. Mi sto divertendo, quindi sono felice ed eccitato per domani. Sarà una partita difficile, non importa contro chi giocherò, quindi non vedo l’ora.”
Q. Era la prima volta che giocavi contro Casper dal Roland Garros 2022. Mi chiedo se nell’ultimo anno si siete mai chiariti su cosa è successo in quel match? Non so se vi allenate insieme durante l’anno o se ne avete mai parlato.
HOLGER RUNE: “In realtà non ci siamo mai allenati insieme.Ovviamente abbiamo parlato da quel match al Roland Garros ed è tutto ok [Match vinto da Ruud, con Rune che ha accusato il norvegese di comportamento antisportivo negli spogliatoi, ndr]. Non ho nessun problema con lui. È un grande giocatore. Sta mostrando in campo alcuni dei suoi migliori colpi, specialmente sulla terra battuta. È un giocatore difficile da affrontare. Ho molto rispetto per lui e sono felice di aver ottenuto finalmente la mia prima vittoria contro di lui.”
Q. Hai un bilancio pazzesco nei match contro i top5. Come lo spieghi a soli 20 anni?
HOLGER RUNE: “Riesco ad esprimermi al meglio quando gioco contro i migliori al mondo. È il momento migliore per esprimerti al massimo del tuo potenziale, perché contro giocatori di quella caratura ne hai bisogno e io sono riuscito a farlo diverse volte. Giocare contro i top 5 è una delle sfide più difficili da affrontare perché ovviamente loro sono i migliori, ma gioco molto bene quando devo giocare contro uno di loro.”
Q. A tutti piace il tuo talento, il tuo spirito combattivo, il modo in cui riesci a rimontare da uno svantaggio di 4-2. Non a tutti piace il fatto che tu molte volte abbia chiamato il medical time out in situazioni complicate. Pensi che sia qualcosa che potrebbe crearti dei problemi con la con il pubblico, che sia qualcosa che potrebbero non piacere, come se fosse una strategia o una tattica?
HOLGER RUNE: “Chiamo il medical time-out quando ho un problema fisico e quando sento dolore. Lo faccio perché sento il dolore, non c’è altro da aggiungere. Sento il bisogno di farmi curare. Penso sia una cosa lecita. Se senti dolore, c’è il fisioterapista dell’ATP. Hai l’opportunità di usufruirne. So che ci sono certamente momenti nelle partite in cui probabilmente non dovresti prendere un timeout medico. Chiamo il medico ad inizio del set e sopratutto quando ho un problema, ed è giusto farlo se hai un problema fisico.”