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Tutto è bene quel che finisce bene. Il torneo è finito, il Presidente Binaghi ha tenuto la consueta conferenza stampa di fine torneo nella quale, con umiltà, ha comunicato che il Pil italiano si è innalzato del 30% grazie agli Internazionali 2023. Ma non bisogna cullarsi sugli allori e dunque per il 2024 sono in previsione gustosissime novità.
Innanzi tutto, poiché come ha raccontato il Presidente i biglietti sono troppo economici, ci sarà un rincaro “a sorpresa”. Per ovviare all’inconveniente di questa edizione, nella quale gli spettatori che avevano acquistato i biglietti pensando di assistere ai quarti maschili e si sono poi trovati ad assistere ai quarti del doppio femminile, dal prossimo anno, insieme al rinnovo della Tessera Fit si potrà versare un contributo di 500 euro alla Federazione per partecipare al sorteggione IBI 2024 che metterà in palio i biglietti per l’edizione della prossima edizione, scoprendo solo il giorno prima a quale sessione si avrà diritto ed a quale prezzo! I possessori della Tessera Gold avranno in omaggio un ombrello autografato da Diego Nargiso ed una cagoule rosa con l’effige di Pietrangeli. Per ovviare alle brutte immagini del campo centrale e del GrandStand semideserti durante la prima settimana del torneo la Fitp ha avuto un’idea geniale: nei pressi dei campi verrano trasferiti, durante il torneo, gli uffici romani delle Poste, dell’INPS e dell’Agenzia delle Entrate Riscossione con gli spalti individuati come sala d’attesa.
La notizia più importante, ovviamente, è il tetto sul centrale in arrivo per l’anno prossimo, anzi per il 2025, no forse per il 2026, vabbè facciamo 2030 e non se ne parla più. In fondo è stato il maggio romano più piovoso di sempre, come ogni anno.
Il tetto consentirà di sfruttare il Centrale tutto l’anno, anche per ospitare altri eventi, tipo i concerti di Sonego.
Venendo al campo, Daniil Medvedev (10) ha finalmente accettato l’idea di mandare in lavatrice i calzini sporchi di arancione e questo può essere un problema per tutti gli altri. Di sicuro per Stefanos Tsitsipas (7) al quale il balletto di Cincinnati è finito per andare di traverso.
Anche Elena Rybakina (9) non era attesa sul rosso ma le sue avversarie hanno preferito autoeliminarsi piuttosto che trascorrere una settimana a Roma in attesa del sole. Peccato per l’eroica Anhelina Kalinina (8,5) che, novella Fantozzi “non dà la mano”, ma come darle torto?
A proposito, le 3 ore e 41 di Kalinina-Haddad Maia unite alla pioggia hanno indotto gli organizzatori a mandare in campo Tsitsipas e Musetti (7) intorno alla mezzanotte, dopo una lunga attesa: non poteva che spuntarla il greco, abituato alle calende, mentre il nostro si è dovuto arrendere, non essendo abituato alle ore piccole.
Non è stato un torneo trionfale per i nostri colori, tra le ragazze ha deluso l’attesa Martina Trevisan (5), mentre Camila Giorgi (4,5) conferma che le sue partite non sono adatte so deboli di cuore. Purtroppo non è stato il torneo di Jannik Sinner (5), giunto nella Città Eterna per divenire l’ottavo re di Roma, ma sorpreso dall’ottavo nano Cerundolo. Dovrà abituarsi a questi alti e bassi Jannik, non tanto i suoi, quanto quelli degli “addetti ai lavori”: in una quindicina di giorni il nostro è passato dal divenire il prossimo numero 1 a comprimario dei vari Alcaraz e Rune.
Novak Djokovic (5,5) non è apparso in condizioni smaglianti ma di fronte a questo Rune (9) ci si può arrendere. Il danese è riuscito a non litigare con Fabio Fognini (6,5), ha trovato l’ammirazione e il tifo dei giovani romani e si candida al ruolo di nuova stella del circuito. A Carlos Alcaraz (5) avevano detto che Roma a maggio è l’ideale per abbronzarsi e preparare il Roland Garros: è bastata un po’ d’acqua ed un rampante Fabian Marozsan (8) per spedire il murciano in vacanza anticipata.
Parigi è alle porte, per la prima volta da mille anni e questa parte non avrà il suo Re Sole. Rafa mancherà a tutti, un po’ meno a quelli bastonati negli anni. Dopo una lunga tirannia avremo un torneo democratico? Chi vivrà vedrà…