Simona Halep utilizza Twitter per tornare a gran voce a chiedere di essere ascoltata in un’udienza. “Sono, ancora una volta, estremamente scioccata e delusa dal comportamento dell’ITIA“, comincia così il post della tennista rumena la quale avrebbe violato per la seconda volta il programma antidoping, dopo la positività alla sostanza proibita Roxadustat che ha portato alla sospensione cautelativa ad ottobre 2022. Simona non ci sta: “ITIA determinata a colpevolizzarmi”.
L’atleta era stata fermata dopo a ottobre, dopo essere risultata positiva al Roxadustat, un potenziatore di sangue vietato per gli atleti e utilizzato per curare l’anemia, durante gli scorsi US Open.
Nei giorni scorsi l’ITIA l’ha accusata di avere violato ulteriormente il Tennis Anti-Doping Program (TADP), da qui l’attacco della tennista: “Mentre il suo rappresentante Nicole Sapstead – scrive su Twitter la tennista di Costanza – ha dichiarato pubblicamente tre giorni fa che l’ITIA è rimasta impegnata nel coinvolgere la Signora Halep in maniera empatica, efficiente e tempestiva, allo stesso tempo loro hanno richiesto ufficialmente al tribunale di ritardare la mia udienza per la terza volta. L’ITIA dichiara pubblicamente una cosa e ne fa privatamente un’altra ho ripetutamente chiesto la mia udienza e l’ITIA ha ripetutamente cercato di ritardarla“.
“Quando finirà tutto questo?”, si chiede la Halep che “urla” in difesa dei suoi diritti: “Ho diritto ad essere ascoltata rapidamente. Agire in questo modo va contro i miei diritti“.