Il Roland Garros è sempre più vicino e manca sempre meno all’inizio del secondo Slam stagionale. Per la prima volta dal 2004 Rafael Nadal non sarà presente a Parigi, avendo annunciato che salterà probabilmente tutto il resto della stagione puntando a rientare nel 2024, che con ogni probabilità sarà il suo ultimo anno.
Da uno spagnolo all’altro, però, il passo è breve. Se tra i favoriti non c’è – per ovvi motivi – chi questo torneo lo ha conquistato 14 volte, sicuramente si colloca tra i principali candidati al successo finale un altro rappresentante della Roja. Parliamo ovviamente di Carlos Alcaraz, che dopo la prematura uscita di scena agli Internazionali BNL d’Italia è pronto ad esordire a Parigi. Al primo turno sfiderà il nostro Flavio Cobolli, che dopo aver passato le qualificazioni è stato sorteggiato contro il n°1 del tabellone, che si è espresso così nella conferenza stampa pre torneo.
D: Che cos’hai fatto dopo la tua sconfitta a Roma? Può essere stato un vantaggio avere un po’ di tempo senza tornei?
Carlos Alcaraz: “Mi sono preso qualche giorno di riposo in cui non ho davvero fatto niente se non rilassarmi. Sono stato un po’ con gli amici e con la famiglia, ne avevo bisogno. Ho anche giocato a golf un giorno. Mi sono allenato cinque giorni all’accademia che ho a casa: quei giorni lontano dai tornei sono stati molto utili per potermi allenare più intensamente visto che non ho praticamente mai avuto più di 4 giorni di fila per allenarmi quest’anno”.
D: Il prossimo anno ci sono le Olimpiadi a Parigi. Saranno le tue prime e con ogni probabilità le ultime di Nadal, hai pensato di giocare in doppio con lui? È un’opzione che prenderesti in considerazione?
Carlos Alcaraz: “Per me sarebbe un sogno poter giocare in doppio con lui, ma prima dovremo vedere come starà lui e come procederà quest’anno per Rafa. Speriamo vada tutto al meglio perché sì, competere in doppio al suo fianco sarebbe un sogno”.
D: Come hai reagito alla notizia della sua assenza?
Carlos Alcaraz: “Mi è dispiaciuto apprendere che Rafa non avrebbe partecipato al Roland Garros e che avrebbe probabilmente saltato il resto della stagione. Come ho già detto, da appassionato di tennis amo vederlo giocare e vorrei sempre che i migliori giocatori fossero presenti nei più grandi tornei, anche perché in questi giorni si impara molto da loro. Spero di vederlo qui il prossimo anno al 100%”.
D: Hai dovuto fare i conti con alcuni infortuni negli ultimi tempi, che ti hanno costretto a saltare tornei importanti come le Finals o l’Australian Open. Come l’hai gestita?
Carlos Alcaraz: “È stato molto duro alla fine del 2022 non poter giocare le ATP Finals. Sono momenti difficili per me, l’Australian Open era un torneo che volevo davvero tanto giocare, pensavo di poter ottenere un buon risultato a Melbourne. Allo stesso tempo, tuttavia, sono una persona che guarda anche gli aspetti positivi. Ho allenato molto la mia mente in quel periodo, sono riuscito a restare positivo nonostante il momento complicato e quello mi ha aiutato a ritornare subito molto forte nel circuito”.
D: Ti consideri più forte di Nadal, quando lui aveva la tua età?
Carlos Alcaraz: “Non lo so, sono epoche diverse, quando lui aveva 20 anni erano altri tempi. Non so dire ora come ora se sono più forte o meno: ovviamente lui ha fatto grandi cose quando aveva la mia età, ma non so rispondere a questa domanda”.