(dall’inviato a Parigi)
M. Arnaldi b. D. Galan 2-6 6-3 6-0 6-2
Nonostante la Federazione francese avesse annunciato la vendita di 2000 biglietti ground al giorno in meno rispetto allo scorso anno, la prima giornata del Roland Garros 2023 è stata vissuta all’insegna della grande folla. Si sa, l’impianto parigino è il più piccolo tra quelli degli Slam, ma soprattutto ha una configurazione stretta e lunga che rende gli spostamenti piuttosto complicati nei momenti di grande affluenza.
Arrivare al campo Simonne-Mathieu dopo la fine della maratona tra Hurkacz e Goffin era impossibile, con migliaia di persone che andavano nella direzione opposta, e anche i due spazi a fianco del Suzanne Lenglen, uniche vie per raggiungere i campi dal 10 in poi, sono stati per buona parte della giornata come l’Autostrada Bologna-Rimini durante l’esodo di inizio agosto.
Forse è stata la giornata di bel sole a metà di un weekend lungo (lunedì in Francia si osserva il Lunedì di Pentecoste), ma davvero non è sembrato che l’affluenza quest’anno al Bois de Boulogne fosse soggetta a limiti più stringenti rispetto al passato.
Ci siamo sorbiti il traffico del Lenglen per andare sul Campo 10 dove ha esordito al Roland Garros Matteo Arnaldi, il primo del nuovo gruppo dei ragazzi italiani ad essere entrato nei Top 100 grazie all’exploit di Madrid contro Ruud. Il sanremese è venuto fuori da una partita per nulla semplice contro il colombiano Daniel Galan che gli aveva sottratto il primo set e sembrava essere partito con il piede giusto anche nel secondo.
La giornata decisamente calda ha reso le condizioni di gioco particolarmente veloci, con le palle tese che filavano a meraviglia. Vedere sul campo a fianco un Isner quasi semovente arrivare fino al tie-break decisivo contro Borges con il suo gioco fatto di servizi e anticipi dava davvero la misura della velocità dei campi, e faceva dispiacere ancora di più dell’assenza di Berrettini.
La partita è stata piuttosto discontinua, sembrava che entrambi i giocatori facessero fatica a controllare i colpi, con la palla che tendeva a scappare sulle accelerazioni, ma che invece si fermava quasi del tutto se arrivava con poca energia e soprattutto nella parte di campo vicina alla rete, dove la terra battuta era meno… battuta.
Dopo un primo set che è fuggito via ad Arnaldi con due break subiti nel breve volgere di pochi games, probabilmente anche per un po’ di tensione all’esordio nello Slam, nel secondo parziale c’è stata la reazione dell’azzurro, che è riuscito ad andare subito avanti per 3-0 facendo leva sulla grande spinta da fondocampo e chiudendo con parecchi vincenti in lungonlinea, specialmente di rovescio. Decisivo poi il settimo game, nel quale è riuscito a rimontare da 0-40 evitando il riaggancio da parte di Galan, dopo che nel game precedente si era trovato sul 15-30 e non aveva agguantato due chance per il doppio break sbagliando di poco un diritto in cross stretto dopo un lungo scambio.
Una volta chiuso il secondo set la partita di fatto è finita lì, Galan non è più riuscito a trovare gli spunti per mettere in difficoltà Arnaldi ed ha pagato specialmente sul suo rovescio, che spesso e volentieri se messo sotto pressione arrivava nei pressi del gancio inferiore della rete.
Ottima vittoria quindi per Matteo Arnaldi, che sta muovendo i primi passi nel tennis che conta e che affronterà al secondo turno il vincente tra Denis Shapovalov e Brandon Nakashima.