[32] D. Shapovalov b. [Q] M. Arnaldi 6-2 3-6 6-3 6-4
Shapovalov 2.0, chi se l’aspettava. Versione molto migliore rispetto al primo turno quella di Denis Shapovalov in campo contro Matteo Arnaldi alla ricerca del suo primo terzo turno al torneo parigino. Lo trova, in quattro set e 2h57’ di gioco, con un risultato finale di 6-2 3-6 6-3 6-4. Numero 32 del ranking mondiale, non è – e ci mancherebbe – la sua vittoria a sorprendere, bensì un gioco paziente e lucido che molto si distacca dalla racchetta canadese che abbiamo conosciuto finora. Notevole in ogni caso la prestazione del ventiduenne azzurro n. 106 al mondo che, nonostante la sconfitta, si porta a casa da Parigi l’esordio in uno Slam (giocando fino al secondo turno). Oneri e onori della vittoria, Shapovalov incontrerà ora Carlos Alcaraz.
Primo set: uno Shapovalov di (troppo) alto livello
Arnaldi inizia male perdendo il servizio e cedendo un break a 15. Il parziale continua a sbilanciarsi verso il canadese: fino a metà set l’azzurro non riesce a strappargli neanche un punto in risposta, offrendo almeno una palla break in ogni suo turno di battuta all’avversario. Finalmente un game conteso, il quinto sul 3-1: sul 40 pari, dopo aver offerto a Shapovalov l’ennesima opportunità di chiudere il game, gliel’annulla con una smorzata di dritto. Ma ecco che, sempre di dritto, Arnaldi torna a sbagliare e lo scambio si prolunga ancora. Bravo a resistere, l’azzurro riesce ad annullare tre palle break e a tenere tenacemente il servizio. Da segnalare nel gioco successivo, sebbene Shapovalov tenga il turno di battuta, il primo punto guadagnato in risposta dall’italiano che non sia per errore dell’avversario. Arnaldi inizia a entrare nel gioco, ma è tardi: il canadese assapora il set e si porta sul 5-2 liberando il braccio e chiudendo il gioco con l’italiano a zero. Al servizio, mette facilmente nella racchetta due set point. Coglie il primo.
Secondo set: Arnaldi sorprende tutti, avversario compreso
In apertura del secondo parziale Shapovalov continua ad accumulare palle break con il sanremese alla battuta, ma stavolta non la spunta: Arnaldi tiene il servizio. Gioco dopo gioco, il tennista sanremese ritrova fiducia e mette in campo un filotto di tre game che gli fanno acquisire il giusto margine per riportare il match in parità. Ad aiutarlo, qualche errore del canadese che finora ha giocato in maniera impeccabile: alla battuta, sul 2-1, Shapovalov realizza un doppio fallo che lo spinge per la prima volta ai vantaggi mentre è al servizio, che regala ad Arnaldi con una palla a rete. Il rendimento del canadese subisce qui un netto down. Ben ne approfitta l’azzurro, che sul 3-1 realizza il primo ace della partita e tiene il turno di battuta annullando due palle break. Continua la corsa verso il set lasciando un solo altro game all’avversario e mettendo a segno tante palle vincenti che baciano le linee. Corre bene, e arriva (molto) prima. Il secondo parziale è suo.
Terzo set: il canadese torna solido e gli basta per tornare in vantaggio
Sembra un inizio poco combattuto quello del terzo parziale, con ciascuno dei due giocatori che mantiene il proprio turno di battuta. In realtà entrambi tengono un ottimo livello di gioco. Shapovalov continua a giocare da stratega: resta prudente ed evita colpi a tutto braccio riuscendo a conquistare tacitamente i vincenti al momento giusto. Sull’1-1 arriva per lui il primo ace del match. Il dritto di Arnaldi inizia a viaggiare ai massimi, peccato per la prima che gli manca sempre un po’. Sul 4-2 il set è ancora aperto ma Shapovalov si (ri)sveglia, come nel primo: mette in fila quattro punti e tiene il servizio. Lascia il game successivo all’avversario ma trova il set point alla battuta sul 5-3, lasciando a zero l’italiano.
Quarto set: Arnaldi (troppo) falloso al servizio non riesce più ad attaccare
Il canadese non si disunisce e aumenta i giri del motore: velocità di braccio, facilità di gioco e soluzioni a portata di racchetta sono dalla sua parte. Nonostante il parziale perso, Arnaldi alla battuta non si demoralizza e con una smorzata vincente riesce a tenere il servizio al primo game. Stessa cosa fa Shapovalov. E si continua on serve fino al quanto gioco, nel quale il canadese cambia di nuovo marcia e si riporta in vantaggio su un Arnaldi che resta tuttavia combattivo, diventando però troppo falloso (spinge tanto per cercare di tenere testa a un avversario molto aggressivo). Shapovalov continua col suo gioco paziente, non si fa problemi a giocare un colpo di più: stanca l’avversario e nel frattempo studia il modo per arrivare prima al sesto game del set. Chiude con un dritto vincente sul 4-3 e gliene manca solo uno per realizzare il record del terzo turno parigino. Arriva. Il match è suo (e Alcaraz pure).
Marianna Piacente