O. Danilovic b. J. Paolini 6-2, 7-5
Semaforo rosso per Jasmine Paolini eliminata in due set da Olga Danilovic con il punteggio di 6-2, 7-5 in un’ora e 36′. Dopo aver vinto il trofeo di Firenze ed eguagliato il suo miglior risultato negli Slam, la lucchese subisce la giornata di grazia della sua avversaria. Gara decisa dai colpi della serba che ha fatto il bello e il cattivo tempo. La toscana ripenserà a lungo a quel turno di battuta sul 5-1 che, invece, di catapultarla al terzo set, l’ha portata lentamente fuori dal Roland Garros. Nel tabellone femminile rimane la sola Elisabetta Cocciaretto a rappresentare i colori italiani; mentre Danilovic è la prima tennista serba a raggiungere il terzo turno parigino da Ana Ivanovic nel 2016.
I presupposti per fare gara pari c’erano tutti, ma è stata brava la n. 105 del ranking a comandare gli scambi e a trovare 22 vincenti a fronte dei 6 dell’azzurra.
Sarà una questione di genetica, ma anche il padre, Sasha Danilovic, in questo periodo era ancora più letale del resto dell’anno. Come in quel 31 maggio di 25 anni fa, decise un derby scudetto di basket tra la sua amata Virtus e la Fortitudo con un famoso tiro da “quattro punti” (canestro da tre più tiro libero) che diede altra inerzia a quella serata bolognese.
Come un “tiro da quattro punti”, il dritto di sua figlia Olga, la sua tenacia e anche la capacità di chiedere sempre di più a sè stessa hanno messo in campo delle qualità che hanno fatto soffrire Paolini.
Primo set a senso unico con l’azzurra sempre in difficoltà sui suoi turni di battuta, per merito della risposta di Danilovic che sin dal primo colpo ha cercato di mettere in difficoltà l’avversaria. A fronte del 72% di prime palle messe in campo, porta a casa solo il 50% dei punti. Sfumate due palle break nel primo gioco, la serba trova nel quarto gioco il break decisivo nell’economia del primo set. Ne arriva un altro anche nell’ottavo gioco e gli applausi sono tutti per lei.
Nel secondo set, comincia malissimo la serba che sbaglia tantissimo e rimette in gioco la sua avversaria. A dispetto di quanto visto nel primo set, le urla del secondo parziale sono di una giocatrice che cerca di scuotersi. Paolini ne approfitta e vola via sul 5-1, limitando gli errori. Da fondo campo la classe 2001 torna a trovare vincenti importanti che lentamente torna a sbagliare meno e a far male con i suoi colpi. A due punti dal secondo set, Paolini sbaglia due colpi e alimenta il ciclone Danilovic che infila un parziale di 10-1 per ritrovare la parità. Altre tre chances, la toscana le ha nell’undicesimo game, ma anche qui col servizio la serba si aiuta a salire 6-5. L’ultimo sforzo, vede Paolini protesa a cancellare il primo di due matchpoint, ma sulla spinta della serba può davvero poco. Ora per Danilovic c’è Ons Jabeur.