L. Sonego b. [7] A. Rublev 5-7 0-6 6-3 7-6(5) 6-3
Altro giorno, altra maratona sul Suzanne Lenglen per un giocatore italiano. Questa volta, però, Lorenzo Sonego è riuscito a vincere la sua partita nonostante una partenza negativa e un secondo set quasi disastroso che lasciava presagire una rapida sconfitta.
Invece il torinese è stato in grado di ribaltare un match che appariva compromesso rimanendo attaccato alla partita e adottando un atteggiamento più spavaldo e instillando qualche dubbio nella testa di Rublev che si è poi fatto sopraffare dai nervi, cedendo 12 degli ultimi 16 punti nel momento decisivo del quinto set.
LA PARTITA – Inizio del match in salita per Lorenzo Sonego, che cominciava il match perdendo subito il servizio con un doppio fallo e un errore di rovescio. Trovatosi subito a condurre, Rublev poteva giocare con grande tranquillità e tirare i suoi colpi senza paura, costringendo Sonego sempre sulla difensiva. Il piemontese riusciva comunque a rimanere in scia fino alla fine del primo parziale, quando sul 4-5 raccoglieva un game sottotono da parte di Rublev che con tre gratuiti regalava il controbreak e rimetteva il set in parità sul 5-5.
A quel punto però Sonego non era troppo fortunato perché dal 30-15 un paio di punti giravano a suo sfavore, prima con un falso rimbalzo sulla risposta di Rublev, poi con una ingenuità su una palla senza peso a metà campo, e il russo tornava in vantaggio di un break, chiudendo poi subito dopo il parziale dopo 48 minuti di gioco.
Il gioco di Sonego appariva senza mordente, senza l’abituale “pugna” del giocatore italiano, ma soprattutto sembrava che i suoi colpi finissero tutti nella “striking zone” di Rublev, che quando deve colpire la palla all’altezza ideale è uno dei migliori al mondo.
Nel secondo set tutto andava a rotoli per il torinese: ancora una volta arrivava il break in avvio, con tre errori gratuiti molto dolorosi in conclusione di game. Due giochi più tardi arrivava il 3-0 pesante dal 30-15, con una risposta vincente di Rublev a sugellare la fuga. Sullo 0-4 ancora un game perso a “30”, questa volta con un doppio fallo finale, e in 29 minuti si confezionava il 6-0 che portava Rubev in vantaggio di due set.
La lunga sosta fisiologica presa da Sonego prima del terzo set portava i suoi frutti: l’emorragia di game si fermava subito e soprattutto il baricentro del gioco si spostava un po’ più in avanti, con il tennista italiano più propositivo e non sempre costretto alla difensiva. Con uno splendido diritto a rientrare da sinistra (un colpo anomalo se ce n’è uno), Sonego si conquistava la palla break al quarto gioco, e sul diritto lungo di Rublev cacciava un urlo di battaglia che svegliava i tanti spettatori italiani del Lenglen, che dopo aver fatto sentire il loro supporto all’inizio del match si erano un po’ ammosciati, anche a causa dell’andamento del match.
Rinvigorito nell’animo e nel gioco, Sonego ritrovava progressivamente sempre più vigore nel suo tennis, mentre Rublev innescava l’autodistruzione a furia di racchettate sul ginocchio. La partita iniziava a girare e dopo aver vinto il terzo set Lorenzo andava subito avanti di un break (ottenuto peraltro a zero) anche all’inizio del quarto, grazie a un altro diritto molto simile a quello che aveva propiziato il break decisivo nel terzo.
Rublev in ogni caso non mollava il match, rimaneva in campo a combattere e pungeva con il contropiede in lungolinea, specialmente dalla parte del rovescio, e si portava a rete a chiudere qualche volée. Un doloroso doppio fallo sulla palla break faceva rientrare il russo nel quarto parziale sul 2-3 e il punteggio proseguiva seguendo le battute fino al tie-break.
Il “jeu decisif” era equilibratissimo, Sonego era il primo ad andare a set point grazie a una volée di rovescio e nel punto successivo un suo passante di rovescio incrociato costringeva Rublev a mettere in corridoio la volèe e dopo due ore e cinquanta si andava al quinto set.
Era sicuramente Sonego il più tranquillo in campo, e lasciava partire splendide accelerazioni che però facevano aumentare il numero degli errori. Si procurava per primo due palle break, sul 2-1, ma Rublev era perentorio con il servizio non lasciando alcuna chance al suo avversario. Nel gioco successivo era il russo ad avere la chance di andare in vantaggio, ma due gratuiti di diritto cancellavano anche queste due palle break. Solo questi due game, che richiedevano 12 punti ciascuno, andavano ai vantaggi, mentre per il resto si seguiva la regola del servizio.
Nel momento della verità Rublev sentiva maggiormente la tensione e con tre gratuiti consecutivi cedeva la battuta mandando Sonego al servizio per il match. A quel punto gli dei del tennis avevano deciso: sul 30-30 Lorenzo steccava un rovescio che però rimaneva sulla riga, costringendo Rublev all’errore, e nel punto seguente un’altra volée di rovescio del russo finiva di pochi centimetri larga facendo esplodere la gioia di Sonego verso il suo angolo.
KHACHANOV SULLA STRADA DEI QUARTI – Si tratta della seconda volta in carriera (la prima fu nel 2020) che Sonego conquista gli ottavi di finale al Roland Garros e la prima volta che rimonta un vantaggio di due set (dopo che per due volte si era fatto rimontare un vantaggio di due set). Al prossimo turno il suo avversario sarà Karen Khachanov, n. 11 del seeding, che ha battuto in quattro set Thanasi Kokkinakis. I precedenti vedono il russo in vantaggio per 2 a 1, ma si tratta tutti di incontri piuttosto datati che risalgono al 2018 e al 2019.