da Parigi, il nostro inviato
[17] L. Musetti b. [14] C. Norrie 6-1 6-2 6-4
Un’autentica lezione di tennis. È ciò che Lorenzo Musetti ha impartito in poco più di due ore al numero 13 del mondo Cameron Norrie, con un solo piccolo brivido nel finale del terzo set.
Musetti, che come al solito ha impreziosito la sua partita con gemme di rara bellezza, ha confermato la solidità e grande concentrazione già esibite nei primi due turni. Il carrarino torna agli ottavi a Parigi dopo il 2021, quando si arrese a a Djokovic dopo aver vinto i primi due set al tiebreak, ma stavolta lo fa senza aver perso un set in tre partite. Troverà il vincente del match in programma nella sessione serale tra Alcaraz (battuto nella finale di Amburgo lo scorso anno) e Shapovalov contro il quale non ha mai giocato.
LA PARTITA
Dopo l’impresa di Lorenzo Sonego e l’amara sconfitta di Fabio Fognini, tocca a Lorenzo Musetti il compito di far pendere la bilancia azzurra dalla parte giusta in questo venerdì parigino per festeggiare tennisticamente la festa della Repubblica.
All’ingresso in campo sul Simonne Mathieu i fischi accolgono Norrie, i francesi non hanno dimenticato la palla rubacchiata a Pouille nel turno precedente. Applausi scroscianti invece per Lorenzo ed il primo punto della partita, una leggiadra demivolèe di rovescio spiega il perché.
Musetti ha impressionato nei primi due turni per solidità e concentrazione, Norrie ha sofferto cinque set con Paire prima di regolare facilmente Pouille. L’unico precedente trai due è la vittoria di un mese fa a Barcellona dell’azzurro per 6-1 al terzo.
Il carrarino parte subito in quarta tenendo agevolmente il servizio di apertura e procurandosi subito due palle break sul servizio dell’inglese: sulla seconda il diritto lungo del campione di Indian Wells 2021 dà a Musetti il vantaggio iniziale che concretizza con un altro solido turno di servizio impreziosito dalla prima splendida palla corta che lascia fermo il suo avversario (3-0).
Il mancino nativo di Johannesburg fa molta fatica con il diritto e non fa male con il suo colpo migliore, il rovescio bimane, perché Lorenzo è bravissimo a variare le traiettorie non giocando mai una palla uguale all’altra.
La spinta di Musetti non dà scampo a Norrie che perde le misure del campo in lunghezza, arriva un altro break mezz’ora il punteggio di 6-1 fotografa esattamente quanto visto fin qui in campo.
Mentre lentamente scende la sera su Porte d’Auteuil, benediciamo i settantacinque euro spesi alla boutique per acquistare la felpa ufficiale del torneo che ci salverà – si spera – dalla bronchite.
Nel primo game del secondo set Norrie cerca di alzare le traiettorie rallentando gli scambi. Lorenzo non sembra soffrire il cambio di strategia ed anzi ha subito una chance per breccare l’ex numero 8 del mondo che si salva per il rotto della cuffia con un ace di seconda che prende un pezzetto di riga.
L’azzurro è sin qui intoccabile al servizio e l’occasione ritorna nel quinto gioco: Norrie scivola 0-40 dopo un doppio fallo e due magie di Lorenzo (diritto in cross e gran recupero su smorzata), salva le prime due palla break con il servizio ma poi affossa malamente il solito pessimo diritto in rete mandando l’azzurro avanti 3-2.
Dalle tribune parte un “Let’s go Lollo, Let’s go”: se anche gli anglofoni spingono Musetti ci sarà un motivo.
Quello che combina con il rovescio nel sesto game che gli dà un altro break può aiutare a comprendere. In rapida successione: back incrociato bassissimo seguito da passante lungolinea; lungolinea vincente; pallonetto millimetrico da sdraiato a terra sulla riga. Come si fa a non innamorarsi di uno così?
Dopo un’ora e dodici siamo 6-1 6-2, nello stesso tempo Djokovic e Davidovich Fokina sul centrale erano ancora 5-5 nel primo set.
Norrie esce dal campo per provare a schiarirsi le idee dopo il doppio montante ricevuto.
La strategia non sortisce effetti, anzi: due doppi falli e un errore di rovescio lo condannano a partire con l’handicap anche nel terzo set.
Le palle che tanto fanno discutere in questa edizione ed i campi molto lenti inducono spesso i giocatori a tentare traiettorie molto alte. Le prime palle break per Norrie arrivano nel sesto gioco dopo 1 ora e quaranta complici due errori di misura di Musetti. Con un pregevole diritto incrociato l’inglese riesce finalmente a rialzare la testa e riportarsi in parità (3-3) e a salvare una palla break nel game successivo per mettere per la prima volta la prua davanti (4-3).
Lorenzo è però bravo a interrompere la striscia di Norrie (dal 3-1 al 3-4) salvando il sitale ottavo game nel quale si inguaia con i primi due doppi falli del match e offre due palle break all’inglese: sulla prima sbaglia di diritto Norrie, sulla seconda si salva da campione con il serve&volley. Arrivano altre due prime che gli danno il 4-4.
Norrie incespica però subito di nuovo al servizio, offre tre palle break a Lorenzo che sfrutta la terza con un passante di diritto in cross su incosciente discesa a rete sulla seconda dell’inglese che lo manda a servire per il match. Lorenzo non trema, anzi un diritto lungolinea dalle tribune fa esplodere lo stadio e suggella una grande vittoria.
Si può andare a cena aspettando Alcaraz o Shapovalov con una certezza: Muso c’è, si diverte e ci fa divertire. E non ha intenzione di fermarsi.