T. M . Etcheverry b. [27] Y. Nishioka 7-6(8) 6-0 6-1
Sara Tomas Etcheverry a sfidare nei quarti di finale del Roland Garros Alexander Zverev: l’argentino, recente finalista a Bordeaux, è uscito vincitore dal suo ottavo di finale con il favorito numero 27 Yoshihito Nishioka dopo un incontro diviso sostanzialmente in due parti. Nella prima, corrispondente al primo set, grande equilibrio tra i due con prevalenza iniziale del lungo sudamericano e riorno del brevilineo asiatico.
Tie-break in bilico e vinto dal coraggioso Tomas. Secondo e terzo set con il solo Etcheverry in campo, il cui vigore atletico travolge le trame pazienti ma alla prova dei fatti esili di Nishioka. Il tennista del Sol Levante annaspa progressivamente e deve non di rado allungarsi al limite delle sue misure per recuperare la pallina del rivale.
Bravo Tomas che con questa vittoria centra il suo primo quarto a livello Slam e da lunedì avvicinerà come non mai la top 30. Best ranking anche per Nishioka, che si consola con l’ingresso nella sopraccitata top, forse al numero 26.
Primo set: Un’ora di battaglia, vince Etcheverry su un buon Nishioka
La differenza di taglia tra i due (1,96 l’argentino, 1,70 il nipponico) lascia immaginare la caratteristica principale del match: Etcheverry in spinta con i fondamentali e Nishioka impegnato a contenere e a propiziare degli spunti in contrattacco.
Nei primi game l’esuberanza fisica dell’atleta sudamericano fa aggio sul tennis del piccolo giapponese, che riesce poco a frenare i fendenti di rimbalzo del rivale. Nishioka è in difficoltà principalmente sul lato del dritto, mentre Etcheverry colpisce proprio con il rovescio incrociato (il tennista asiatico è mancino).
Il tennista di La Plata ottiene il break nel game d’apertura e lo conferma mettendo a segno tre ace nel suo primo turno di battuta. Il suo servizio è la leva su cui poggia il lavoro che sfianca la testa di serie numero 27.
Le cose cambiano quando l’argentino serve sul 4-3, si dimentica la prima palla e si trova in balia delle perfide trame del rivale, che ha buon gioco nello spostare la controfigura di Feliciano Lopez (un “Deliciano” più solido a fondocampo ma poco propenso alla rete se non con lo smash) e ad allungare gli scambi, che si aggiudica ben più spesso del gaucho.
C’è il contro-break e la frazione approda allo jeu decisif. Ci vorranno 18 punti per sciogliere il nodo della parità; prevale il coraggio di Etcheverry che sfida a viso aperto il nipponico e che si vede annullare due setpoint con altrettanti dritti vincenti. Il lungo sudamericano cancella una palla-set con un dritto inside-out di pietra e centra il successo parziale sfondando con una combinazione servizio-dritto. Un’ora e un minuto, 16 vincenti a 9 per chi ha vinto.
Secondo e terzo set: monologo del sudamericano appena interrotto nel finale
Difficile disgiungere la narrazione dei due set in due discorsi separati: troppo simile l’andamento tra i due parziali e la differenza tra di loro e il primo. La frazione che segue la battaglia si rivela un assolo del vincitore. Inaspettatamente Nishioka reagisce nel peggiore dei modi alla delusione, comunque non priva di aspetti positivi, del set d’apertura. In 27 minuti mette a segno un solo vincente a fronte di 9 errori non forzati, si aggiudica solo due punti con la prima palla e non riesce più ad allungare gli scambi. Etcheverry continua a spingere senza esitazioni e trova angoli notevoli, appoggiandosi anche alla progressiva frustrazione del tennista di Tsu. Con 26 punti a 11 per Etcheverry il parziale dura solo sei game. La sua corsa continua anche nel terzo set, dove i punti sulla prima palla per Nishioka sono di nuovo solo due. Sul punteggio di 0-3 il nipponico chiede un medical timeout e rientra regolarmente. Il pubblico del “Suzanne Lenglen” lo sostiene ed esulta con lui quando sullo 0-5 tiene la propria battuta. Potrebbe anche riprendersi uno dei due turni si servizio persi Yoshihito, ma il platense annulla le quattro palle-break e chiude 6-1 al secondo matchpoint.