[7] O. Jabeur b. B. Pera 6-3 6-1
Si rivela una formalità il match di ottavi di finale di Ons Jabeur. La tennista tunisina supera in un’ora e quattro minuti la statunitense Bernarda Pera e accede per la prima volta in carriera ai quarti di finale del Roland Garros, unico torneo nel quale non era riuscita a raggiungere tale traguardo.
Servizio che non è stato assolutamente un fattore in questo match, in particolare nel primo set. Sono ben otto i break nei nove game giocati. A decidere il primo parziale, infatti, è stato l’unico game di servizio tenuto da Jabeur. Gioco nel quale la numero 7 al mondo ha dovuto comunque fronteggiare una palla break. Percentuali disastrose per Pera al servizio con solo il 35% di punti vinti con la prima e uno su undici con la seconda. Jabeur dal canto suo si salva bene con la prima, sopratutto se al corpo dell’avversario, male con la seconda che viene facilmente attaccata da Pera. La statunitense sbaglia tanto sopratutto con il rovescio, vero punto debole della numero 36 al mondo.
Si tratta di una sfida tra due giocatrici non molto veloci nei movimenti in avanzamento, ma a fare la differenza è la sensibilità della mano di Jabeur che fa quello che vuole.
Anche nel secondo set continua la prestazione orribile di Pera. La statunitense chiuderà il match senza tenere neanche una volta il servizio. Jabeur, dopo il break subito in apertura, riesce a trovare le giuste misure approfittando ancora dei marchiani errori di Pera, che perde anche l’aggressività anche sulla seconda molto debole della tunisina. La statunitense viene anche abbandonata dal dritto, sentenza di un match che scivola agilmente nelle mani di Jabeur. Alla fine Jabeur in un match giocato non benissimo chiude con 16 vincenti e 14 gratuiti. Pera chiude con un saldo di negativo di -20 con ben 33 errori non forzati neanche lontanamente bilanciati dai 13 vincenti. La statunitense becca anche di poco cinismo visti le sole quattro palle break convertiti delle 12 avute.
[14] B. Haddad Maia b. S. Sorribes Tormo 6-7(3) 6-3 7-5
Restano in campo tre ore e 53 minuti Beatriz Haddad Maia e Sara Sorribes Tormo nel match di apertura di giornata sul Court Suzanne Lenglen, vinto dalla brasiliana testa di serie numero 14, in rimonta 6-7(3) 6-3 7-5. Le due tenniste erano al loro primo ottavo di finale Slam in carriera e stremate sono uscite dal campo dopo aver dato tutto durante il loro match. Probabilmente a gongolare però è Jabeur, prossima avversaria di Haddad Maia, che con largo anticipo aveva archiviato la sua pratica, mentre la brasiliana ha portato a casa il secondo match consecutivo al terzo set.
IL MATCH – Mai dare per vinta Sara Sorribes Tormo. La spagnola recupera un primo set che la vedeva quasi spacciata con la solita grinta e tenacia da terraiola vecchio stile. Parte meglio la brasiliana che nel terzo game strappa il servizio a zero, sfruttando gli errori di rovescio della spagnola e la sua aggressività in risposta. Haddad Maia sembra in totale controllo, con un’ottima gestione del tempo e del ritmo. I pochi errori compiuti dalla brasiliana non facevano presagire che ci fossero speranze di rimonta. Chiamata a servire per il set Haddad percepisce la tensione e con tre errori gratuiti, l’ultimo dei quali di dritto concede uno dei due break alla sua avversaria. Sorribes Tormo fiuta le difficoltà della numero 14 del mondo, con Haddad che cala drasticamente la velocità della seconda. Arriva il secondo break con la spagnola che agguanta il 5-5. In una partita dall’andamento altalenante arrivano ancora un break e controbreak che portano il match al tie-break. Nel gioco decisivo, l’attuale numero 132 del mondo Sorribes Tormo capitalizza al massimo l’efficacia del suo gancio di dritto e porta il tie-break a casa per 7-3.
In una sfida dall’alto impatto a livello nervoso, Haddad Maia subisce ancora la tenacia della spagnola che lotta punto su punto, approfittando delle vulnerabilità di una frastornata Haddad Maia. Sul 3-0 pesante e 40-15 per Sorribes Tormo arriva l’ennesima punto di svolta del match. Haddad Maia recupera il primo dei due break, con Sorribes Tormo che non sfrutta quattro palle del 4-0, e poco dopo agguanta la parità sfruttando un game con due doppi falli della spagnola. Il servizio di Sorribes Tormo non è un fattore, ma anche la brasiliana nonostante le doti fisiche non riesce ad essere incisiva. Haddad gioca bene le palle corte ma manca di precisione nei suoi colpi, col dritto, croce e delizia di questo match, spesso sbagliato per un non corretto posizionamento in campo. Al termine di un game combattuto e travagliato, Haddad Maia annulla un’altra palla break nel settimo gioco, e limitando gli errori e tira fuori tutta la potenza del suo dritto che la porta a condurre sul 6-3.
Nel terzo set la mancina sudamericana parte meglio con colpi puliti e aggressivi di dritto, colpo che continua a regalare soddisfazioni e soprattutto palle break. Tenere il conto dei servizi non mantenuti però è un’attività superflua a questo punto del match, dove le occasioni innumerevoli fioccano da una parte e dall’altra, con la tensione che sale a livelli altissimi. Le due tenniste, molto attive anche dal punto di vista vocale, mantengono comunque sempre un evidente rispetto reciproco e in alcuni passaggi anche lo spettacolo ne giova. Haddad è certamente quella più aggressiva a questo punto, e come detto il suo dritto mancino diventa l’arma decisiva: prima sul 5-4, in risposta, si guadagna tre match point ma Sorribes Tormo prolunga l’attesa. Alla fine un break all’undicesimo game manda la numero 14 del mondo a servire e riesce a chiudere 7-5.