Con la prima settimana di Roland Garros giunta al termine, si possono già tirare dei bilanci su come procedono le cose anche in vista della seconda settimana, e con questo spirito, la direttrice del torneo Amelie Mauresmo ha parlato ai microfoni di Eurosport, rispondendo alle domande di Barbara Schett e Tim Henman. Vincitrice in passato di due titoli Slam, l’ex tennista francese è al secondo anno al timone del suo Slam di casa, e l’esperienza di 12 mesi fa sicuramente aiuta. “Sta andando bene. Siamo abbastanza contenti di quello che sta succedendo a Parigi. Il pubblico sta rispondendo molto bene al torneo e tutti sono davvero contenti di tutti i miglioramenti che abbiamo apportato” ha spiegato Mauresmo.
“L’atmosfera è stata incredibile per tutta la prima settimana e le qualificazioni sono stati un grande successo. L’anno scorso ero molto stressata e non conoscevo ancora tutte le prospettive e tutto ciò che doveva accompagnare questo tipo di evento. Dopo aver finito il torneo, sono un po’ più rilassata. Sono un po’ più consapevole delle cose che possono andare storte, delle cose con cui devo essere cauta. Penso di gestire tutto molto meglio quest’anno. Abbiamo fatto alcune cose diverse, in primo luogo le sessioni notturne. Le abbiamo spostate in avanti di mezz’ora, non molto ma fa la differenza per giocatori e spettatori. La settimana di qualificazione di apertura di quest’anno è stata un grande successo; abbiamo davvero migliorato l’esperienza del pubblico e delle qualificazioni”.
Per raggiungere questo livello di efficienza e apprezzamento dal parte del pubblico, è stata fatta una scelta decisamente contro tendenza: diminuire il numero di persone presenti: “Abbiamo meno persone in tutto il sito a settimana, abbiamo 2.000 persone in meno al giorno per assicurarci che l’esperienza sia migliore: meno code, meno attese, girare più facilmente per i viali. Si può anche accedere a Simone-Mathieu in modo da avere grandi partite che puoi guardare a un prezzo inferiore“. Partite che purtroppo lei, direttrice del torneo, non riesce a guardare con molta costanza: “Non posso guardare il tennis ora durante il Roland Garros come lo guardo in altri periodi dell’anno. Ho così tante cose nella mia testa, così tante cose sul mio telefono, messaggi che arrivano ovunque”.
Il tema principale in questo momento è quello specifico delle sessioni serali, che a Parigi quest’anno prevedono un solo match sul campo centrale, e un inizio previsto alle 20:15: “Ons [Jabeur] ha ragione. Il fatto che qui abbiamo avuto solo una partita femminile di notte lo rende molto diverso dallo US Open e dall’Australian Open. Le scelte non sono facili da fare e devi prendere in considerazione molte cose. Stasera è la partita perfetta per promuovere il tennis femminile (Sabalenka-Stephens, ndr) e non vedo l’ora che queste ragazze ci diano un grande spettacolo e una grande battaglia. Ne abbiamo sicuramente parlato [avendo due partite notturne] e c’è stato un dibattito sulle partite serali tra uomini e donne. Ci sono alcune cose che volevo evitare: non credo che possiamo mettere cinque partite su Philippe Chatrier in un’intera giornata. Quindi, significherebbe che avremmo solo due partite diurne e due serali, che inizierebbero alle sei o alle sette. Non credo che la folla sarà ai propri posti alle sette. A Parigi, le persone lasciano il lavoro piuttosto tardi, quindi farle sedere allo stadio alle sette e mezza è una vera sfida, quindi volevamo affrontare questo problema. Se mettiamo cinque partite per le sessioni diurne e notturne, non vogliamo finire alle tre del mattino come succede altrove. Non è perfetto o ideale, ma questi sono i due motivi principali per cui non vogliamo avere due partite nelle sessioni notturne. Teniamo anche sempre due partite femminili e due maschili su Chatrier, il che è molto importante per noi”.