Da La Plata al Roland Garros, dall’Argentina alla Francia passando per un viaggio vissuto tra tanti Challenger e qualche exploit nel Tour ATP. Tomas Martin Etcheverry è la grande rivelazione di questa edizione 2023 del Roland Garros, la prima orfana di Rafa Nadal. Testa, voglia, mentalità e tanta garra argentina per il più bravo a uscire dallo spicchio di tabellone lasciato sguarnito da Daniil Medvedev, uscito al primo turno. Va detto che il 23enne argentino aveva dato dei segnali di crescita da diversi mesi, partendo dalla consistenza mostrata nei Challenger nel 2022 e poi le finali agli ATP 250 di Santiago persa da Nick Jarry e quella di Houston terminata con la vittoria di Francis Tiafoe. Al Challenger di Bordeaux è arrivato in finale dopo aver battuto terraioli del calibro di Ramos Vinolas e di Struff. Insomma, parliamo di un giocatore che sulla terra rossa aveva già mostrata di avere un certo valore. Ma di certo, nessuno lo avrebbe mai pronosticato nei quarti del torneo più importante del mondo su questa superficie, e probabilmente nemmeno lui pensava di poter raggiungere un traguardo simile. Ovviamente, si tratta del suo primo quarto di finale in un torneo dello Slam.
Servizio e movimenti rapidi in campo lo hanno visto trionfare anche nel match di ottavi contro Nishioka al quale ha concesso un solo game negli ultimi due set. A La Plata si festeggia, ma si sogna, perchè la sfida contro Alexander Zverev riserva all’argentino una finestra vista semifinale. Impossibile? Per questo Etcheverry nulla lo è, persino contro il ritrovato tedesco che spera di chiudere il cerchio con la passata stagione conquistando la seconda semifinale consecutiva a Parigi. “Per la prima volta raggiungo la seconda settimana in uno Slam – ha detto Tomas -. La mia mentalità è pensare gara dopo gara, senza distarmi un attimo. Sono stato fortunato a non restare molto tempo in campo contro Yoshihito che, al contrario, ha pagato le troppe ore giocate. Sono stato bravo e attento a guadagnare i quarti”. Parole di un ragazzo umile e con la testa sulle spalle che ha avuto il grande merito di sfruttare circostanze favorevoli. Ci vuole bravura anche in questo, nel tennis e nella vita. E il premio arriva in termini di soldi e di ranking: Etcheverry ha cominciato la stagione da n. 80 del ranking e male che dovesse andare dopo il Roland Garros sarà n. 31. Un passo mica male per un ragazzo che nei mesi scorsi era diventato protagonista di alcune foto postate sui social in cui scriveva la distanza che lo separava in classifica da Novak Djokovic. Chissà se farà, dopo il Roland Garros, un nuovo aggiornamento…
Etcheverry: “La chiave di questo successo? Il mio cambio di mentalità”
Adesso in ogni caso viene il bello: “Provo molte emozioni in questo momento – ha detto Etcheverry –. Penso di essere davvero felice ed è questo il miglior momento della mia vita. Nel prossimo turno sarà dura. Sascha Zverev penso che abbia molta più esperienza di me, ma mi sento davvero bene a giocare contro di lui e non sarà proibitivo. Sto giocando un tennis incredibile questa settimana, e devo solo concentrarmi sul mio gioco e cercare di fare lo stesso come faccio tutto il giorno“. Qual è il segreto di Etcheverry? “Ho cambiato il mio staff (il coach è Walter Grinovero, il manager Juan Monaco, ndr). Lavoriamo molto per cambiare tante cose. Cercando di essere più aggressivo e cambiando mentalità. Credo che questa sia la chiave di questo successo”.