Carlos Alcaraz in questo momento del Roland Garros sembra troppo forte per tutti. Lo ha dimostrato nel suo quarto di finale contro Stefanos Tsitsipas, una lezione di tennis inflitta al greco n° 5 del mondo, che ha palesato una totale mancanza di armi per contrastare lo spagnolo, almeno fino a terzo set inoltrato. Tra un paio di giorni capiremo se Carlitos sarà implacabile anche per Djokovic, in quella che alcuni descrivono come una finale anticipata. Intanto, però, andiamo a recuperare alcune delle dichiarazioni più interessanti rilasciate dal n° 1 ATP nel post-match con Stefanos, che in parte si proiettano già all’attesa semifinale in programma venerdì 9 giugno.
D. Bravo, Carlitos. Hai la sensazione che il tuo livello di tennis stia crescendo turno dopo turno?
CARLOS ALCARAZ: “Credo di sì. Il mio livello cresce ogni qualvolta ottengo una vittoria. Posso definire quello con Tsitsipas come uno dei migliori match della mia carriera”.
D. Quando sei sul campo, sembra che tutto quello che fai sia così semplice. È realmente così? E c’è qualcosa che ti viene difficile nella quotidianità quando non giochi a tennis, così che possiamo constatare che anche tu sei umano?
CARLOS ALCARAZ: “In effetti sì, tutto quello che ho fatto in partita mi è sembrato agevole, e in generale ogni volta che gioco un colpo è perché mi sento a mio agio facendo quella scelta. Ho sempre la percezione che finirà in campo. E in realtà, fuori dal tennis, non sono molto bravo in niente”.
D. Adesso c’è la partita più attesa, quella con Djokovic. Come ti aspetti che sarà l’incontro? E credi che la tua vittoria contro di lui lo scorso anno (a Madrid, ndr) possa influire sull’andamento del match?
CARLOS ALCARAZ: “Quando è uscito il tabellone, tutti si aspettavano questo match. Anche io stesso. Volevo giocare contro Nole. Perché se vuoi essere il migliore, devi battere i migliori. Sarà un onore giocare una semifinale contro una leggenda quale lui è, e non credo che il nostro precedente possa influire su questa semifinale. Penso sarà totalmente differente”.
D. Cosa sarà più importante? La sua esperienza o la tua gioventù?
CARLOS ALCARAZ: “Voglio pensare che la mia gioventù farà la differenza (ride, ndr). Ma sarà solo la mia seconda semifinale Slam, mentre lui ne ha disputate 45. Forse l’esperienza conterà di più, ma non voglio darci peso”.