Seconda settimana del Roland Garros che è stata solo animata dai match andati in scena a Bois de Boulogne. Non sono, infatti, mancati gli appuntamenti sia nel circuito Challenger sia a livello WTA125. Chance per top100 alla ricerca di soddisfazioni dopo una trasferta parigina amara sia per giocatori a caccia di punti per scalare la classifica.
Chi non ha perso l’opportunità di dimostrare come sia pronto per palcoscenici più importanti dei Challenger è Matteo Arnaldi. Il ventiduenne di Sanremo è stato, infatti, protagonista assoluto al Challenger 125 di Heilbronn, città tedesca situata nel Land del Baden-Wurttemberg. Il tennista italiano, accreditato della testa di serie numero 5, si è qualificato per l’atto finale del torneo tedesco, facendo fuori al primo turno il boliviano Dellien, al secondo il kazako Skatov, prima di regolare, nella giornata di sabato, i due spagnoli Munar e Pedro Martinez.
L’ultimo ostacolo sarà rappresentato dall’argentino Facundo Diaz Acosta, numero 137 del ranking ATP. L’argentino è uno dei giocatori più on-fire del circuito Challenger con due titoli vinti a Savannah e Oeiras ed è reduce dall’esordio in un main draw Slam Parigi, sebbene da lucky loser. Comunque andrà la finale, Arnaldi lascerà la Germania con il suo best ranking e il rientro assicurato in top100.
Ad Heilbronn erano presenti altri due italiani Marco Cecchinato e Andrea Pellegrino. Il siciliano, testa di serie numero 1, si è arreso al primo turno al qualificato australiano Santillan. Pellegrino, invece, ha ceduto in due set alla testa di serie numero 5, il russo Kotov.
C’è stato anche il primo assaggio di tennis su erba in terra inglese. Il Challenger 125 di Surbiton, come da tradizione, pullulava di top 100, con Evans e Murray a dare lustro alla lista dei presenti. Proprio Sir Andy Murray ha onorato l’invito degli organizzatori arrivando sino all’atto finale del torneo. Tra l’ex numero 1 al mondo e il trionfo sull’erba inglese è rimasto solo l’austriaco Jurij Rodionov, numero 134 al mondo. Tra le curiosità del torneo inglese da sottolineare il ritorno sull’erba del ventisettenne Hyeon Chung, tennista sudcoreano martoriato dagli infortuni, ma semifinalista all’Australian Open 2018 e vincitore della prima edizione delle ATP Next Gen Finals. La sorte ha regalato al sudcoreano proprio Sir Murray, che ha disposto facilmente di lui con un netto 6-3 6-2.
In Repubblica Ceca, sulla terra rossa di Prostejov, è già noto il campione dell’Unicredit Czech Open, torneo Challenger 100. A trionfare in un derby tra atleti di casa è il numero 232 al mondo Dalibor Svrcina che regolato 6-4 6-2 la testa di serie numero 5 Tomas Machac.
Dall’altra parte dell’oceano si continua, invece, a giocare sul duro. La cittadina di Tyler in Texas si è affacciata al circuito Challenger ospitando un torneo categoria 75. A contendersi il titolo saranno lo statunitense Nicolas Moreno de Alboran, testa di serie numero 3, e il trentacinquenne kazako Mikhail Kukushkin, che ritorna in una finale Challenger dopo quella dello scorso novembre ad Andria, sempre sul duro.
Se Arnaldi ha regalato soddisfazioni a livello maschile, ci pensa Jasmine Paolini a far sorridere il tennis femminile. In Croazia, a Makarska, la tennista toscana si è qualificata per la finale del Makarska Open 125. Per Paolini, l’ultimo ostacolo nella strada verso il terzo trionfo a livello WTA125, dopo Bol 2021 e Firenze 2023, è rappresentato dall’egiziana Mayar Sherif. Le due tenniste non si sono mai affrontate in passato. Paolini, con i risultati ottenuti in Croazia, raggiunge Cocciaretto nella classifica live e lunedì raggiungerà il suo best ranking. In caso di successo per l’azzurra ci sarebbe anche l’esordio in top40.
Nell’altro WTA125 in corso di svolgimento in Spagna, a La Bisbal d’Empordà, si contenderanno il titolo l’olandese Aranxta Rus, numero 7 del seeding e 114 WTA, e l’ungherese Panna Udvardy, numero 97 al mondo e testa di serie numero 3 del torneo spagnolo.