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Nemmeno il tempo di digerire la stagione sulla terra rossa, culminata con la netta vittoria di Novak Djokovic al Roland Garros, che subito si apre quella erbivora. L’avvicendamento a Wimbledon comincia con i due tornei ‘250’ di Stoccarda (vittorie di Musetti e Sonego, nel derby con Berrettini) e ‘s-Hertogenbosch. Concentrandoci su quest’ultimo la notizia della giornata è il rientro di Milos Raonic, assente dal tour da fine luglio 2021 per un problema al tendine d’Achille.
[PR] M. Raonic b. [5] M. Kecmanovic 6-3 6-4
Un ritorno con stile quello di Milos Raonic dopo due anni di assenza dal circuito. Il candese, in tabellone grazie al ranking protetto, impiega un’ora e 38 minuti per riadattarsi all’erba ed avere la meglio sulla quinta testa di serie, il serbo Miomir Kecmanovic, regolato per 6-3 6-4.
Raonic comincia bene, ordinato nei suoi turni al servizio, incisivo con la prima palla che non ha perso la pesantezza dei giorni passati. In risposta invece il canadese fatica a leggere il servizio di Kecmanovic. Milos arriva a palla break nel sesto game con un bel lob che scavalca l’approccio a rete del serbo. Kecmanovic però si salva con un paio di prime ben piazzate. Il break arriva per il canadese nell’ottavo gioco con un diritto vincente che colpisce metà riga e permette a Raonic di servire per il primo parziale. Con il suo marchio di fabbrica, il classico servizio-dritto, Milos Raonic chiude 6-3 il primo set vinto da due anni a questa parte.
Sull’onda emotiva del primo set Raonic trova il break anche in apertura di secondo, alla terza palla utile, lavorando il serbo ai fianchi per chiudere con il colpo che oggi gli sta dando tanto, il diritto. In questo secondo set Raonic con il servizio veleggia: Kecmanovic può solo provare a mettere la racchetta sulle bordate del canadese, che nei suoi turni di battuta appare intoccabile. D’altronde quando vinci il 92% dei punti con la prima palla diventa complicato inventarsi qualcosa. Milos chiude la pratica suggellando la vittoria con il quindicesimo ace del suo match per il 6-3 6-4 finale. Al secondo turno il vincente di Thompson-Mpetshi.
Erba amara per Cressy e Kubler
Nel primo match della giornata innaugurale del torneo olandese è caduta subito una testa di serie. Stiamo parlando della n.8, quella dell’americano Maxime Cressy, sconfitto dall’elvetico Marc-Andrea Huesler in due set 6-2 7-6 (2). Notevole prestazione al servizio per lo svizzero che vince il 74% dei punti con la prima palla e addirittura il 69 con la seconda. Il game d’apertura è subito concitato, Huesler ottiene il break che lo mette in una posizione di vantaggio; margine che poi manterrà per tutta la durata del set.
Il secondo, e definitivo break, lo conquista nel settimo gioco, e gli vale il 6-2 del primo parziale. Nella ripresa Cressy si difende meglio, anzi, si porta pure in vantaggio sul 5-2 strappando la battuta a Huesler. Poi l’elvetico riaggiusta le cose breakkando lo statunitense nel nono gioco. Sarà tie-break. Nell’ultimo atto Huesler prende il largo: tre break consecutivi per chiudere 7 punti a 2 e aggiudicarsi il secondo turno.
Il secondo match ha visto la vittoria del francese Ugo Humbert contro l’australiano Jason Kubler, sconfitto in due set 6-4 6-2. Prova molto solida del francese, specie al servizio, che non ha lasciato molto margine a Kubler. Il primo set è deciso da un unico break nel quinto gioco. Nella ripresa sono due invece, ma quello che ha chiuso i conti è stato quello sul 2-1, che ha aperto le porte del secondo turno ad Humbert.