[2] [WC] J. Sinner b. A. Bublik 6-4 6-2
Dopo i match di Vika Azarenka e Veronika Kudermetova, Jannik Sinner e Aleksandr Bublik sono i primi due giocatori ATP a battezzare il Center Court del Libema Open nella giornata di mercoledì. Il kazako, contro cui il n°1 d’Italia ha vinto i due precedenti (entrambi sul cemento), arriva dalla bella vittoria su David Goffin, mentre l’altoatesino è all’esordio a ‘s-Hertogenbosch, avendo beneficiato di un bye al primo turno. Jannik ritorna così in Olanda per la prima volta dal 2019, dove da alternate aveva superato le qualificazioni per poi arrendersi al primo turno a Nicolas Jarry, e lo fa con una vittoria.
Non è mai semplice affrontare un giocatore come Bublik, specialmente su questa superficie. Il kazako cerca di dare meno ritmo possibile al suo avversario, tentando spesso variazioni, smorzate inaspettate e servizi da sotto. Sinner però non si fa mai distrarre e in poco meno di un’ora e mezza battezza il suo esordio olandese con una vittoria, la 30esima del 2023. Finisce 6-4 6-2 in favore di Jannik, apparso decisamente a suo agio sull’erba e servendo molto bene, sciorinando la solita grande prova in risposta. Parigi sembra già un lontano ricordo: venerdì ai quarti sfiderà Emil Ruusuvuori.
Primo set: Bublik gioca bene, ma Sinner è perfetto al servizio
Bublik parte al servizio e tenta subito due smorzate nei primi due punti, senza però ottenere alcun punto. È già un primo game con materiale interessante per gli highlights, come un gran passante di rovescio in corsa del kazako e un altro di Jannik, che si procura subito due palle break. L’azzurro però non riesce a sfruttarle ed è chiamato a rimontare da 0-30 nel suo primo game di battuta, riuscendoci grazie a servizio e dritto. È un avvio di match che fornisce già molte indicazioni interessanti: Sinner riesce a rendersi pericoloso rispondendo bene e spesso profondo, mentre il n°47 del mondo tenta appena può di far male con variazioni efficaci e difficili da leggere, soprattutto dal lato del rovescio.
Dopo aver annullato una terza palla break sull’1-1 Bublik riesce per la prima volta nel quinto gioco a tenere il servizio senza offrire chance di break, mentre il n°2 del tabellone non ha alcun problema nel difendere i suoi. Sul 3-3 Sinner si porta sullo 0-40 spolverando le righe, ma il suo avversario è ingiocabile sulle palle break e mette solo prime, cancellandole tutte. Il kazako però commette doppio fallo sulla parità e offre una quarta chance nel game, la settima in totale: questa volta deve affidarsi alla seconda e, puntualmente, perde il punto.
L’italiano è bravissimo a sfruttare la prima vera opportunità in risposta e a passare in vantaggio, salendo 5-3. Il 25enne di origini russe resta attaccato, servendo tre volte di fila da sotto e ottenendo alla fine un punto dopo aver commesso doppio fallo. La prima frazione va in archivio non senza qualche polemica: per ben due volte bisogna ripetere il primo punto, con due chiamate sbagliate che sfavoriscono Bublik in entrambi i casi. Da quel momento il n°47 ATP perde la testa, riuscendo sì a procurarsi la prima opportunità di break della sua partita, ma vedendola sfumare tra le tante proteste. Sinner chiude 6-4 con tre prime vincenti di fila, poco dopo il warning collezionato dal suo rivale per condotta antisportiva.
Secondo set: Bublik si lascia andare, Jannik viaggia spedito verso i quarti
Nella pausa tra un set e l’altro non si placa l’ira del kazako, che continua a protestare con decisione all’indirizzo dell’arbitro e rendendo necessario anche l’intervento del supervisor. Jannik però non si fa distrarre, risalendo da 15-30 nel suo primo turno di battuta e dando continuità agli ottimi numeri al servizio del primo parziale, quali i 6 ace, il 70% di prime in campo e l’84% di punti vinti con questo fondamentale. Nel terzo gioco il n°9 del ranking mette una seria ipoteca sulla partita, vincendo un game molto importante da 16 punti e ottenendo il break alla terza chance: 3-1.
Il match viaggia spedito in direzione di Sesto Pusteria: Bublik continua a servire dal basso pur senza ottenere grandi risultati, anche perché ormai l’altoatesino è sempre pronto per scattare in avanti già dalla risposta. Nel quinto gioco arriva un altro break da parte di Jannik, che non si lascia mai distrarre e in un attimo vola sul 5-1. Dopo un’ora e venticinque minuti di match Sinner trionfa 6-4 6-2, salutando il suo avversario a rete con un bell’abbraccio e ottenendo la quinta vittoria in carriera sull’erba a livello ATP: tutte le altre quattro sono arrivate a Wimbledon lo scorso anno.
Venerdì sarà Sinner-Ruusuvuori. Subito fuori Coric
In attesa di vedere l’esordio di Daniil Medvedev, n°1 del seeding, Sinner era sceso in campo contro Bublik già sapendo che, in caso di vittoria, avrebbe affrontato ai quarti Emil Ruusuvuori. Nel primo match maschile di giornata, infatti, il finlandese ha ribaltato il pronostico contro Ugo Humbert, sconfiggendo il campione di Halle 2021 al termine di oltre due ore e mezza di lotta. Il francese è certamente avversario molto ostico su questa superficie ma, dopo essere riuscito a rimontare sotto 2-6 3-5 e e a vincere il secondo set al tie-break, non è riuscito a completare l’opera. Ruusuvuori vince 6-2 6-7(6) 6-4 e, come detto, sarà il prossimo avversario del n°1 d’Italia, che lo ha sconfitto cinque volte su cinque a livello ATP ma non lo ha mai sfidato sull’erba.
È indubbiamente la giornata delle sorprese in Olanda, visto che a fine giornata Sinner sarà l’unico ad aver rispettato il ruolo di favorito. Non c’è riuscito Marc-Andrea Huesler, rimontato da un coriaceo Rinky Hijikata dopo aver vinto il primo set. L’australiano però non ha mollato, strappando il secondo parziale quando tutto sembrava portare al tie-break e imponendosi 2-6 7-5 6-3 perdendo un solo punto al servizio in tutto il terzo set. Venerdì il suo avversario nei quarti sarà Mackenzie McDonald e non Borna Coric. Il croato infatti, testa di serie n°3, in poco meno di un’ora e mezza cede il passo allo statunitense, bravo ad imporsi con un doppio 6-4 salvando l’unica palla break concessa e conquistando l’82% dei punti con la prima di servizio.