A. Mannarino b. [3] D. Medvedev 4-6 6-4 6-2
Flop di Daniil Medvedev sull’erba olandese. La preparazione a Wimbledon inizia con un ko per l’ex numero 1 al mondo, che viene battuto in tre set al secondo turno del torneo ATP 250 di ‘s-Hertogenbosch dal francese Adrian Mannarino (n.52). Il primo russo capace di trionfare al Foro Italico, reduce da una bruciante sconfitta al primo turno al Roland Garros, dopo il primo set vinto ha diminuito progressivamente i giri del motore, complici il nervosismo crescente e un avversario che si è dimostrato sfacciatamente capace di annullare il divario nel ranking grazie al suo gioco che si adatta ottimamente all’erba. Così, con un’ottima prestazione, il francese si aggiudica la terza vittoria in carriera contro un top 5 e vola ai quarti, dove giocherà contro il vincente tra Milos Raonic e Jordan Thompson.
Primo set: Medvedev approfitta del (troppo) lungo rodaggio dell’avversario
Parte bene il russo alla battuta, che si porta in vantaggio nel primo gioco lasciando a zero l’avversario. Non tarda però il francese ad far sentire (anche) la sua racchetta in campo e si prende il secondo game concedendo un solo punto al numero 3 del ranking mondiale. Dopo il terzo gioco di dominio russo, tre game contesi, al termine dei quali i due giocatori portano il parziale alla parità: 3 a 3. Numeri che fanno sperare – e bene, si dirà alla fine – il francese ma che non tornano nei conti del russo, che inizia a drizzare le orecchie. Medvedev non considera la possibilità di cedere il set all’avversario, ma fatica a staccare nel punteggio: sul 5-3 Mannarino gli strappa un altro gioco lasciandolo a zero. Ma ecco che lo ripaga subito con la stessa moneta, e si prende il parziale.
Secondo set: Mannarino ha fame di terzo set
Mannarino resetta e inizia il secondo parziale con un’altra marcia, coprendo il campo come una molla e non facendosi sorprendere dai cambi di ritmo con cui il russo cerca di metterlo in difficoltà. Conclusa la rimonta, sul 3 pari il francese è al servizio e con uno smash vincente cambia le carte in tavola e si porta in vantaggio di un gioco per la prima volta nel set sull’avversario. Nel game successivo Medvedev lo riporta coi piedi a terra, lasciandolo a zero e tenendo il turno di battuta. Ma dura poco. Dopo un altro game in suo favore, Mannarino risponde ottimamente al russo, mettendone in difficoltà la spinta (che inizia a diventare fallosa): lo fa correre, lo vuole confondere, e ci riesce. Si va al terzo set.
Terzo set: le palle corte non bastano a salvare il gioco del russo
Apre al servizio Mannarino che, sicuro del suo gioco, inizia ad assaporare la vittoria. Lo aiuta l’avversario, che aumenta il numero di falli e gli consegna con un errore il primo game. Il russo continua a sbagliare, si innervosisce, e sbaglia ancora. Medvedev entra nel totale black out e ne approfitta il francese per liberare il braccio e mettere a segno punti decisivi per staccare verso la vittoria. Sul 4-1 il russo riesce a conquistare il suo ultimo game grazie alle sue palle corte, ma per tenere aperta la partita ci vorrebbe ben altro. E non lo trova. Sul 5-2 Mannarino è a due punti dal match ma affossa in rete la risposta al servizio del russo e ritarda la vittoria. Lo aiutano (ancora) i falli dell’avversario, ben due. Match point: chiude con la voleé di dritto.
GLI ALTRI INCONTRI
Appena un’ora è stata sufficiente a Tallon Griekspoor (n.38) per battere Alexei Popyrin (n.90) con un punteggio di 6-3 6-2. Un match a trazione olandese, dall’inizio: il padrone di casa ha aperto il primo parziale con un filotto di tre game, conquistando ampio margine per perdonarsi facilmente i tre giochi concessi all’avversario. Solo due invece quelli lasciati nel secondo, Griekspoor aveva fretta di chiudere: quattro i game in cui ha lasciato a zero Popyrin, ultimo compreso.
Un match a intermittenza quello tra Alex De Minaur e Laslo Djere che, dopo 2h13’ di gioco, si è concluso in favore dell’australiano n.24 del ranking mondiale per un punteggio di 6-1 6-7(5) 6-3. Se nel primo set il gioco del serbo n.60 al mondo è stato strozzato sin dai primi giochi dalla racchetta di De Minaur, il secondo parziale – iniziato a suo vantaggio – lo ha visto rimontare e tener testa all’avversario fino a strappargli un altro set al tiebreak. La tenacia di Djere non gli è bastata però a spuntarla ancora: sceso di rendimento e divenuto sempre più falloso, De Minaur ha sigillato la partita lasciandolo a 15 nell’ultimo game.
Arriva, infine, la battuta d’arresto allo spettacolo che il canadese Milos Raonic stava regalando al tennis sull’erba olandese: l’ex numero 3 al mondo ha ceduto alla racchetta di Jordan Thompson (n.29) in 1h34’ di gioco per un risultato finale di 7-6(4) 6-1. Partito bene riuscendo a tenere il primo turno di battuta, Raonic si è fatto rincorrere dall’avversario durante l’intero parziale senza mai lasciare che lo superasse. Fino al 6 pari, dove per la prima volta – quella che conta – Thompson si è portato avanti con 7 punti su 4 al tiebreak. Completamente diverso l’andamento del secondo set, in cui il canadese ha mostrato subito un abbassamento dei giri che gli ha concesso di conquistare a fatica un solo game. Fatta eccezione per il quinto gioco, perso comunque ai vantaggi, è stato un parziale di facile conquista per l’australiano.