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Giovedì dedicato al completamento degli ottavi di finale al Boss Open di Stoccarda. Il programma comincia con Yibing Wu che, al suo primo torneo pro in assoluto sui prati, non riesce a confermarsi dopo la vittoria di martedì contro il rientrante Nick Kyrgios. Il cinese n. 64 ATP non ha ottenuto abbastanza dalle tante prime in campo ed è stato battuto 6-4 4-6 6-4 in oltre due ore da Marton Fucsovics, proveniente dalla qualificazioni e autore dell’eliminazione di Denis Shapovalov al primo turno.
Ai quarti, l’ungherese troverà il secondo favorito del seeding Taylor Fritz. Il numero 8 del mondo ha superato 7-6(4) 6-3 un Aslan Karatsev posseduto dallo spirito del serve&volley, almeno sulla prima di servizio. Un primo set tiratissimo che ha visto una sola palla break che era un set point e l’ha avuta a disposizione Aslan in risposta sul 5-4, ma è arrivato il provvidenziale ace statunitense. Ancora in difficoltà Fritz dopo due game, ma lo scambio comandato dal ventinovenne di Vladikavkaz che varrebbe il doppio set point finisce con l’errore di dritto. A rivelarsi decisiva è allora la mezza volata mal gestita da Karatsev, il solo punto perso in battuta nel tie-break che è valso il parziale a Fritz. Servizi dominanti anche nella seconda frazione, ma al sesto gioco Karatsev dimentica in panchina la prima (e anche una seconda), Taylor piazza due gran risposte bloccate di rovescio con un mano e allunga. Nessuna occasione per la risposta nei successivi game e Fritz chiude senza patemi.
Due tie-break e un’ora e mezza sono serviti a Jan-Lennard Struff per avere la meglio su Tommy Paul, quinta testa di serie. L’erba non è certo la superficie preferita del tedesco, ma il 71% di prime in campo con solo 5 punti persi forniscono una buona base da cui partire. Come nel match precedente, un primo set pressoché immacolato per i battitori, con una sola palla break concessa e annullata da Paul, che poi cede il gioco decisivo per l’unico punto lasciato al servizio. Risposte più efficaci nel secondo parziale, ma il risultato non cambia: 7-6(4) 7-6(5) e Struff avanza ai quarti di finale contro Gasquet.
Sì, perché Richard Gasquet ha battuto Stefanos Tsitsipas, 7-6(8) 2-6 7-5 in due ore e 17 minuti. Pareva non averne più dopo il primo set, Richard, e invece si è ripreso nella frazione decisiva operando il break nel finale, quando ha sfoderato i soliti ma che non stancano mai rovesci vincenti e approfittando anche di alcune palle non centrate da parte di Stef. Diciannove ace per il numero 4 del mondo, ma sull’erba prendiamo il veterano, in questa occasione anche ottimo con il dritto.
Gasquet ha subito una palla per partire in vantaggio, ma Tsitsipas gliela nasconde con l’ace. L’allungo riesce invece a Stefanos, il cui avversario pare incapace di gestirne il ritmo. Si ripiglia però in fretta, Richard, scatena dritto e rovescio, l’altro gli dà una mano con stecca e doppio fallo e poco dopo il rientro francese è completato. Al tie-break, se ne vanno due set point per il classe 1986 di Beziers e uno per il primo del seeding che pareva cosa fatta dopo la risposta lungolinea di rovescio, ma bravo l’altro a girare lo scambio. Il nastro rallenta l’affondo greco e Gasquet passa, prendendosi poi il parziale con la combinazione servizio e dritto.
Il secondo parziale è quasi un assolo di Tsitsipas, anche perché Richard mette poche prime e sulla seconda arranca. L’equilibrio torna nella partita finale, le rare occasioni se ne vanno. Si procede verso il tie-break, la palla inizia a scottare. Diventa rovente al dodicesimo gioco e due stecche greche significano altrettanti match point per Richard, ma la prima di Stefanos fa il suo dovere, così come nel successivo vantaggio esterno, mentre è la seconda al corpo a metterlo in condizione di annullare il quarto match point. Si rimane nel game, con il rovescione francese sempre pronto a incendiare erba e animi, e la quinta palla che vale i quarti è quella buona per Gasquet, grazie al colpo di telaio di Tsitsipas.