Ne aveva già parlato lo scorso anno e ora è tornato sull’argomento durante le riprese della serie Break Point, con altri cinque episodi che saranno distribuiti la prossima settimana. ”Era uno dei miei periodi più bui. Se guardate da vicino il mio braccio destro, potrete vedere i segni che mi sono fatto da solo” scriveva Nick Kyrgios su Instagram. L’ultima rivelazione riguarda il ricovero in un reparto di psichiatria dopo aver pensato di togliersi la vita. Succedeva quattro anni fa dopo la sconfitta contro Rafa Nadal a Wimbledon. Kyrgios aveva trascorso la sera precedente al pub.
Nel documentario, Nick racconta: “Stavo veramente prendendo in considerazione il suicidio. Avevo perso a Wimbledon. Mi sono svegliato e mio papà piangeva seduto sul letto. Quello è stato il campanello d’allarme. Mi sono detto, ok, non posso continuare così”.
Il ventottenne australiano aveva concluso la scorsa stagione a Tokyo con il forfait nei quarti per un problema al ginocchio che aveva poi richiesto l’intervento in artroscopia a gennaio. Fermo da ottobre, è rientrato nel circuito questa settimana a Stoccarda, sconfitto all’esordio da Yibing Wu.
“Sono finito in un reparto psichiatrico a Londra per risolvere i miei problemi” continua Nick. “Bevevo, facevo abuso di droghe, avevo perso i rapporti con la famiglia, allontanato tutti i miei amici più cari. Si capiva che stavo soffrendo. Avevo il braccio completamente ricoperto da ferite, per questo usavo la fascia di compressione: per coprirle. La pressione, avere gli occhi di tutti puntati per le aspettative, non riuscivo a gestirlo. Odiavo il tipo di persona che ero”.