[WC] V. Williams b. C. Giorgi 7-6(5) 4-6 7-6(6)
Rudy Tomjanovic, grande coach degli Houston Rockets campioni NBA nel biennio 1994-1995 avrebbe detto: “Mai sottovalutare il cuore di un(a) campione(ssa)” e infatti Venus Williams il cuore ce l’ha messo eccome per tornare a vincere una partita contro una top 50 per la prima volta dal 2019. Niente di straordinario se non fosse che la Venere del tennis ha compiuto due giorni fa 43 anni, anche se l’età a una signora non bisognerebbe mai chiederla né tantomeno ricordarla…
Ma le colpe della sua avversaria, la nostra Camila Giorgi, non possono essere messe sotto il tappeto, nonostante la statura leggendaria dell’americana.
Perché perdere un match dopo 3h17 contro un’avversaria abbondamente over 40 con un ginocchio malandato e incapace di muoversi in maniera normale, dice tutto sulla quantità di errori gratuiti commessi dalla nostra giocatrice. La solita tattica completamente miope fatta di pallate da fondo campo ha tenuto in vita Venus nel primo set, quando era sull’orlo della lacrime per i dolori al ginocchio dopo appena tre game con relativo medical timeout. E poi anche nel terzo set, quando il match ormai pareva girato a suo a favore, si è irrigidita più volte al servizio finendo sotto 5-3, recuperando fino a un decisivo tie-break giocato in maniera pessima sui punti importanti. Venus avanza al secondo turno in un 2023 che per ora l’ha vista in campo per sole 4 partite ufficiali.
IL MATCH
Pronti via e Venus breakka due volte Giorgi nei primi tre game. La 31enne di Macerata si fa travolgere dal tennis in spinta della Williams, finendo per commettere un errore dopo l’atro. Nel quarto gioco Giorgi ha una piccola reazione quando si riprende uno dei due break strappando la battuta all’americana. Nel cambio campo del quinto gioco Venus chiama un medical time out per un problema alla gamba destra. Alla ripresa della operazioni Venus consolida il vantaggio nonostante zoppichi sulla gamba infortunata. La Williams fatica vistosamente negli spostamenti laterali accentuati da una superficie che non la aiuta di certo negli appoggi. L’orgoglio di Venus la fa comunque andare oltre il dolore, la statunitense allunga 5-3.
Giorgi però reagisce, con un colpo di coda, contro breakka Williams che stava servendo per il set riportando il punteggio in parità, 5-5. Le due avversarie arrivano così giocarsi il set al tie-break, un degno epilogo ad un buon primo set. Il primo mini break è di Venus che si ritrova presto sopra 3-0. Giorgi accorcia, ma al cambio campo si gira 4-2 Williams. Con coraggio Camila si rifà sotto nel punteggio, impattando sul 4-4, ma il successivo doppio fallo è un regalo non richiesto a Venus. Con un grande passante incrociato di rovescio infatti Venere chiude il primo set 7-6.
Il secondo set però riporta Camila in carreggiata con un break immediato che sembra lasciare intendere, erroneamente, che le riserve di energie di Venus non siano infinite. Camila riuscirà a conservare quel break fino alla fine del set anche se la resa del servizio continua a essere sotto gli standard con anche problemi con il fallo di piede e non solo in terminini di percentuali. I break di vantaggio arrivano a due sul 4-1 pesante ma Camila decide di restituirne subito uno nel game successivo.
Tuttavia la Williams è sempre più in affanno al servizio e riesce miracolosamente a tenere il servizio sul 3-5 dopo aver annullato anche un set point. Cambia poco perché Camila chiude con autorità il parziale per il definitivo 6-4.
Ma se pensate che l’inerzia sia ora verso la bandiera azzurra, vi sbagliate: Venus tiene con coraggio il servizio d’apertura e poi nel giro di 5 minuti la tensione divora Camila che si ritrova sotto 3-0 senza neanche capire cosa sia successo. Williams tiene il prezioso break senza particolari patemi fino al 5-2. Ma al momento di chiudere sul 5-3 e servizio Giorgi indovina un paio di risposte profonde, e sull’ultimo attacco di Venus sul 15-40 si inventa un passante non da poco per riaprire questo match infinito. L’azzurra trema anche sul 5-6 15-30 ma è inevitabile che la soluzione del thriller debba arrivare in un altro tie-break stavolta senza possibilità di appello.
Ma qui i limiti tattici e psicologici di Giorgi vengono fuori inevitabilmente: nel tie-break è sempre indietro con Venus che si porta 2-0 e poi 5-3 senza dover fare molto di straordinario se non tenere la palla in campo in attesa di un errore che sui punti delicati arriva praticamente sempre. Camila salva un primo match in risposta quasi con incoscienza ma sul 6-6 arrivano altri due gratuiti che regalano alla sua avversaria una vittoria straordinaria quanto insperata.
Possibile secondo turno ora contro Jelena Ostapenko. Comunque vada è già un successo per chi ha vinto Wimbledon per la prima volta qualcosa come 23 anni fa, e sì signori possiamo dirlo: c’era ancora la lira!