[4] J. Sinner b. R. Gasquet 6-3 5-7 6-2
Il battesimo in un torneo non era mai stato un problema per Jannik Sinner in questa stagione, che prima di oggi aveva perso un solo set in undici primi turni (a Rotterdam contro Bonzi). Con il successo su Richard Gasquet l’altoatesino ritocca il suo bilancio immacolato (12-0) nei tornei del 2023, ma quello odierno è senza ombra di dubbio il più sudato di tutti. Servono infatti quasi due ore e mezza al n°1 d’Italia per trovare la seconda vittoria dell’anno contro il francese 6-3 5-7 6-2 dopo quella di Indian Wells.
È un match che sembra andare in maniera molto simile a quello del ‘1000’ statunitense, ma in cui un sempre pericoloso Gasquet prova di tutto per mettere i bastoni tra le ruote dell’italiano. Fresco della sua prima vittoria contro un top5 su erba dopo otto anni, nonché del successo n°600 a livello ATP, il n°49 del ranking prova a far valere la sua maggior esperienza sull’erba (Jannik è all’esordio assoluto nel main draw di Halle). È spesso Sinner a determinare le sorti dell’incontro, rischiando grosso dopo aver perso il secondo set. Ad inizio terzo arriva però una reazione da campione e, nonostante le 17 palle break non sfruttate sulle 20 a disposizione, l’azzurro trova il modo di approdare al secondo turno. Qui sfiderà Lorenzo Sonego, bravo a battere Aslan Karatsev sempre in tre set. Sarà il secondo confronto diretto del 2023 tra due giocatori che sono ottimi amici: il primo è stato vinto da Sinner lo scorso febbraio, nei quarti dell’ATP 250 di Montpellier. Match in programma giovedì.
Intervistato brevemente a fine match, Sinner ha affermatodi aver avuto sensazioni migliori qui rispetto alla erba olandese. Su questa superficie riconosce di non trovarsi al meglio ma conta di fare bene qui e soprattutto a Wimbledon. Su Sonego come avversario ha detto che sarà dura ma comunque non cambia nulla per lui il fatto che si tratti di un derby azzurro.
Primo set: molto bene Sinner, Gasquet dominato
Quella mostrata ad Halle è una versione certamente più pronta e pimpante di Jannik Sinner rispetto a quanto visto a ‘s-Hertogenbosch. L’azzurro parte con tre ottimi dritti nel primo game e, pur non riuscendo a sfruttare le sole due prime di Richard Gasquet nel suo turno di battuta inaugurale, emana sensazioni positive. Il n°9 del mondo è subito aggressivo, incisivo con il servizio (vincerà il 92% dei punti con la prima nel set) e in vena di regalare alcuni colpi spettacolari, come i due gran passanti nel quarto game. Il primo gli frutta due palle break, il secondo serve a concretizzarle: seppur con qualche difficoltà, ma senza dover annullare chance di contro-break, l’italiano allunga sul 4-1.
Dopo un quinto game in cui si è fatto riprendere da 40-15 Sinner non concede più nulla al servizio, vincendo otto punti su otto negli ultimi due turni di battuta. Gasquet prova a rimanere a galla e, sotto 2-5, annulla tre set point, ma il verdetto finale è soltanto rimandato. Dopo 35 minuti l’italiano chiude 6-3 la prima frazione: per quanto visto è un punteggio che gli sta anche stretto.
Secondo set: Gasquet cresce, Sinner insegue sempre e alla fine cede
Il secondo parziale si apre con il gioco più lungo dell’incontro. Come accaduto da inizio match il 37enne di Béziers soffre maledettamente nei suoi turni di battuta, anche perché il suo rivale mantiene sempre alte le sue percentuali in risposta. Jannik si porta subito sul 15-40 e nel corso del game ha anche un terzo break point, ma non li concretizza: il n°49 ATP riesce così in qualche modo a salvarsi e a partire in vantaggio. Anche Sinner poco dopo è chiamato a sventare per la prima volta un’opportunità di break, riuscendoci con l’aiuto del servizio. Il livello dell’incontro inizia a salire gradualmente soprattutto per meriti del francese, che comincia finalmente a trovare le sue traiettorie da fondo (soprattutto con il rovescio, a lungo anestetizzato da Jannik) e ottiene più punti dal servizio.
L’azzurro allenta leggermente la presa ed è sempre costretto ad inseguire, ma dopo il primo game in battuta del set non offre più palle break. È un secondo parziale molto intenso e ben diverso dal primo, dove sembrava esserci un solo giocatore in campo. Le chance però non mancano: Sinner vince sempre almeno due punti in risposta e sul 4-4 torna ad avere possibilità di break. Sono due, non consecutive: la prima viene cancellata da Gasquet con lo schema servizio-dritto, ma sulla seconda il 21enne di San Candido ha diverse responsabilità, sbagliando un rovescio non da lui e restando indietro nel punteggio. L’italiano viene così costretto a servire per rimanere nel set: sotto 4-5 recupera da 15-30 con tre vincenti, ma sul 5-6 perde incredibilmente la battuta a zero. È la prima volta che subisce un break in tutto il match e accade nel momento peggiore: il transalpino strappa 7-5 il secondo set e dopo 65 minuti prolunga la sfida.
Terzo set: l’avvio taglia le gambe a Gasquet, Sinner sfonda e raggiunge Sonego
L’avvio del set decisivo è fondamentale per le sorti dell’incontro. Sinner prosegue il suo pessimo rapporto con le palle break, ma dopo non averne sfruttate quattro (tre delle quali consecutive) riesce finalmente a piazzare la zampata alla quinta chance del game, la quindicesima in totale. Nel terzo gioco l’italiano si porta nuovamente sullo 0-40, ma ancora una volta non riesce a concretizzare le sue opportunità, tenendosi Gasquet pericolosamente vicino nel punteggio. È un rischio enorme, perché nel quarto gioco anche il francese si procura due break point, che però il n°4 del seeding è molto bravo ad annullare, vincendo un game fondamentale: 3-1.
Scampato il pericolo Jannik non si guarda più indietro e va via veloce. Il suo rivale è ormai provato dalle oltre due ore di tennis ad alta intensità e nel quinto gioco alza bandiera bianca. Sinner si prende finalmente il doppio break, salendo sul 5-1 ritrovando anche qualche punto diretto con il servizio (che tanto era mancato nella seconda frazione) e archiviando poco dopo la pratica, seppur con grande fatica. Finisce 6-3 5-7 6-2 in quasi due ore e mezza per l’azzurro, che raggiunge Lorenzo Sonego al secondo turno e garantisce all’Italia la certezza di avere un rappresentante nei quarti. Chi vincerà il derby sfiderà uno tra Coric, Bublik, Safiullin o Struff.