(dal nostro inviato ad Halle)
A. Bublik b. [3] A. Rublev 6-3 3-6 6-3
Alexander Bublik vince l’ATP 500 di Halle con uno spettacolare repertorio da erbivoro superando in tre combattuti set un Andrey Rublev che ha saputo opporre maggiore resistenza di quella offerta da Zverev ieri. Dopo un primo set dominato, fatto di volèe, chop di dritto e back di rovescio da leccarsi i baffi, il kazako nato in Russia ha commesso qualche errore di troppo nel secondo set e un Rublev cinico e pragmatico ha portato al terzo la contesa. Lì Bublik ha subito rotto l’equilibrio col break al secondo game grazie a due vincenti dal fondo, a rimarcare la completezza del suo talentuoso bagaglio tecnico, per poi portare in porto la vittoria senza più cedere il servizio.
È il primo titolo sull’erba per l’ormai ex n.48 del mondo (con questi 500 punti avanzerà non poco nel ranking ATP) e sembra arrivare anche tardi per quanto di bello ha mostrato qui sui prati tedeschi. Per Rublev è la seconda finale persa qui ad Halle.
LA PARTITA – Anche oggi Halle è baciata da un caldo sole, siamo attorno ai 28 °C, il cielo è azzurro con qualche nuvola qua e là. Manca solo un po’ di ventilazione per avere le condizioni perfette. Non si può dire lo stesso del manto erboso, arrivato provato alla fine del torneo (il caldo dei giorni scorsi non ha aiutato). Quando si parte ci sono ancora pochi seggiolini liberi, ma bastano i primi tre game per riempire completamente la OWL Arena.
PRIMO SET: Bublik giocoliere dell’erba
Tutti a favore di Rublev i tre precedenti (tutti sul veloce, nessuno sull’erba). Entrambi sono alla ricerca del primo titolo sui prati della carriera. Il match parte subito con una palla break a favore di Rublev (Bublik commette due doppi falli, ma lo stesso Andrey nel primo game alla battuta si ritrova 0-40 e due punti dopo cede subito il servizio (epico il primo 15, con Rublev a guardia della rete). Il campione di Montecarlo, alla seconda finale ad Halle dopo quella del 2021 (persa con Humbert), deve fare i conti con un Bublik partito sulla falsariga di ieri, cioè pressoché perfetto: servizio, chop di dritto e volèe, spesso in difficoltà l’avversario, che però resta in scia. Dopo 24 minuti e sul 5-3, Bublik serve per il set, che porta a casa al secondo set-point. Il kazako cerca sempre di prendere la rete, togliendo il tempo al n.7 del mondo, ma l’equilibrio c’è ed è molto sottile: a conti fatti, Andrey deve maledire il primo game al servizio, perché negli altri tre ha concesso ad Alexander solo 4 punti. La vera differenza l’ha fatta la seconda di servizio: 69% di punti per Bublik, contro il solo 38% per Rublev.
SECONDO SET: la reazione di Rublev
Nel secondo set l’equilibrio è ancora maggiore: il giustiziere di Sinner e Zverev è delizioso nei colpi tipici da erba (sottolineiamo un gran lob di rovescio e una sequenza back e dritto tagliato) ma Rublev è più concreto: con un servizio molto solido e qualche bel vincente lungo linea si procura una palla break nel quinto gioco (annullata di gran classe da Bublik col nono ace), poi due giochi dopo il break lo porta a casa con l’avversario che manda larga l‘ennesima volèe, per poi confermarlo al servizio (5-2 Rublev). La testa di serie n.3 serve per andare al terzo set e al primo di due set-point fa 1 set pari con una veronica spettacolare e fortunata. Questa volta è Bublik a maledire la sua seconda di servizio, con la quale ha ottenuto solo 2 punti su 8 (25%).
TERZO SET: Bublev campione cinico e spettacolare
Il set decisivo vede il n.48 del mondo (ma qui ad Halle sta giocando decisamente da Top10) scappare avanti 3-0 dopo che nel game in risposta l’avversario, sul 40 pari, manda malamente in rete un facile dritto i avanzamento. Bublik è molto cinico e con due vincenti (uno di dritto in avanzamento e uno di rovescio incrociato) toglie la battuta a Rublev, al terzo break-point. Andrey non si dà per vinto ma deve annullare un’altra palla break sul 3-0. Il kazako non sembra concedere nulla alla battuta, tranne quando serve per il match sul 5-3, quando commette ben tre doppi falli ma non si scompone e chiude al primo match-point col ventunesimo ace.