[1] C. Alcaraz b. [7] A. De Minaur 6-4 6-4
Carlos Alcaraz vince con merito i Cinch Championships e succede nell’albo d’oro a Matteo Berrettini. Ha superato Alex De Minaur più nettamente che nel loro unico precedente, prendendo con il passare dei minuti le misure a un avversario che non ha certo giocato la sua miglior partita del torneo.
Alcaraz ha fornito una prova convincente proprio perché ha dato l’impressione di non essersi speso in tutto il suo talento per superare la prova: il suo primo trofeo su erba è arrivato in maniera del tutto naturale in una manifestazione che lo ha visto in difficoltà solo nel primo turno contro Rinderknech.
Vedremo a Londra se è stata vera gloria, ma De Minaur è un avversario sempre ostico e razionale nella scelta delle soluzioni, per cui l’apparente semplicità con cui lo ha superato sono un fatto da non dimenticare.
In attesa di Wimbledon lo spagnolo si gode la vetta del ranking nella ormai consueta alternanza con Djokovic. Un motivo di interesse in più per la kermesse di Church Road.
Primo set: Alcaraz prima rischia poi ottiene il break decisivo
I contendenti appaiono inizialmente contratti e fallosi. De Minaur esordisce alla battuta e strappa alcune conclusioni in maniera poco ispirata, ma Alcaraz non riesce a fare meglio. L’australiano in battuta cerca sovente il dritto del rivale, che richiede un movimento più elaborato del rovescio, e ottiene un buon riscontro in termini di errori o di risposte non competitive.
Il campione iberico sulla seconda di servizio cerca invece di servire una palla lavorata e non troppo veloce sul rovescio di De Minaur, per non evocarne le doti di incontrista. I game si susseguono senza particolari intoppi per chi mette in gioco la palla, con l’atleta di Sydney che rompe il ritmo del murciano con un efficace uso dello slice di rovescio a una mano.
Il numero due del ranking è il primo a correre rischi seri in battuta: sul punteggio di 3-4 si fa raggiungere da 40-15 e De Minaur gioca sul 40-30 un passantino lungolinea in mezza volata da manuale. Successivamente un colpo in rete dello spagnolo offre la prima palla-break del match ad Alex, che però scompare per effetto di un ace.
Persa una seconda occasione, sul 4-4 arriva il break per Alcaraz, che abbassa i livelli di prudenza e aumenta la pressione dei propri colpi, costringendo ad alcuni errori di misura l’avversario. Alcaraz toglie la battuta all’australiano e nel decimo game chiude 6-4, intensificando le discese a rete per togliere ulteriormente tempo al rivale. Cinquanta minuti, 8 vincenti e 6 errori per Alcaraz, 5 contro 8 per De Minaur.
Secondo set: Alcaraz stabilizza la battuta e chiude il match
Il finale aggressivo di primo set da parte di Alcaraz spinge De Minaur a cercare lui stesso una via più offensiva per evitare di rimanere schiacciato a fondocampo. Ecco quindi salire le discese a rete del tennista oceanico. Il campione dell’ultimo US Open peraltro sembra più centrato nei fondamentali di rimbalzo e anche in risposta soffre meno le traiettorie esterne del rivale.
Ora si gioca di più sulla battuta del numero 7 del seeding, che fatica progressivamente a trovare soluzioni; sul 2-2 De Minaur inoltre incappa in due doppi falli che causano il break.
La battuta è una fase del gioco dove Alcaraz cresce passando dal 53% della frazione d’apertura al 75% di quella seguente di prime palle: l’iberico sale 5-3 servendo nell’ultimo game un ace e due servizi vincenti. Con queste cifre per sovvertire l’andamento del match ci vogliono risorse ed estro di cui un tennista pur ordinato e intelligente come De Minaur non dispone.
Sul 5-4 Alcaraz serve per il titolo ma commette due errori insoliti per lui di dritto. Carlos cancella l’handicap con due servizi vincenti e nei due punti successivi incassa due errori in risposta di un contendente che appare sfiduciato. È la coppa per Alcaraz: quarantasei minuti per il secondo set, con il campione che ottiene anche il 67% di punti con la seconda palla.
Un solo break per set, ma la differenza in campo è stata superiore a quanto recita lo score. Il murciano ha rotto il ghiaccio sull’erba e ora punta sui Championships per cancellare il ricordo di Parigi.