Non tardano ad arrivare le prime reazioni a quanto affermato dal Chairman ATP Andrea Gaudenzi nei giorni scorsi: il numero uno del tennis ATP sta parlando con il Public Investment Fund dell’Arabia Saudita, per perseguire l’obiettivo di dare vita ad alcuni progetti nel circuito maschile. Se Gaudenzi nelle sue dichiarazioni ha mostrato ottimismo ma anche cautela nell’esporre le idee a cui si sta lavorando con il fondo saudita, ci sono state parole molto nette di alcuni figure importanti nel panorama tennistico internazionale.
John McEnroe è stato critico sulla possibilità di investimenti provenienti dall’Arabia Saudita, arrivando a definirla «comica». Parlando ai microfoni di ESPN ha dichiarato: «Non capisco perché diavolo nel tennis dovrebbe accadere così all’improvviso. Parliamo con i Sauditi dopo la debacle a cui stiamo assistendo nel golf. Per me è comico che venga tirato fuori adesso». Il rifermento è presto chiarito se si pensa alla creazione nel mondo del golf di un Tour alternativo da parte dei sauditi, dopo la resistenza degli organizzatori del PGA Tour, ovvero il più importante al mondo, alle idee di investimento da loro proposte. Netta anche la posizione di Chris Evert che parla di «sport washing» e qualcosa di cui il tennis non ha bisogno.
Positivo invece nella sua reazione Nick Kyrios, che via Twitter non manca di commentare la notizia. «Finalmente», si legge nel tweet, «loro vedono il valore. Saremo pagati quanto meritiamo. Io ci sto». Cauto ottimismo anche da parte di Craig Tiley, Ceo di Tennis Australia e direttore dell’Australian Open, che mette in luce quanto sia necessario essere aperti a nuove possibilità per migliorare lo sport, investendo sulla struttura attuale che ha il tennis.
Sara Zabeo