V. Gracheva b. C. Giorgi 6-2 6-4
Non era una mission impossible quella a cui era chiamata Camila Giorgi contro la russa naturalizzata francese Gracheva. E tuttavia, i ventisette errori gratuiti e gli nove doppi falli sono un fardello troppo pesante per chi ambisce a fare anche solo partita pari: al termine di una partita a senso unico, la marchigiana chiude in un due rapidi set (nonostante un sussulto finale) il suo Wimbledon 2023. Avanza Gracheva, brava a sfruttare le difficoltà della sua avversaria e ad annullare, nel finale, tre palle break che avrebbero potuto riaprire la partita.
Primo set: Giorgi parte molto male
Al termine del match di Lucrezia Stefanini, il campo sei ospita quello di Camila Giorgi. La marchigiana arriva dalla promettente semifinale di Eastbourne, e si trova di fronte Varvara Gracheva, russa naturalizzata francese, numero quarantuno del mondo. Il precedente conta fino a un certo punto: era il Roland Garros del 2021, a vincere fu Gracheva.
L’inizio per Camila tuttavia è disastroso: subito due doppi falli (saranno sei in totale nel primo parziale), subito un turno di battuta perso. Altri doppi falli e tanti errori non forzati portano Gracheva a salire addirittura cinque a zero: Giorgi ha subito tre break, ha commesso tredici errori non forzati e giocato pochi, pochissimi scambi. La striscia negativa si interrompe per un attimo nel momento di massima difficoltà, quando l’azzurra si trova ad annullare tre set point consecutivi: Camila sfrutta l’unica palla break del set e accorcia le distanze salendo 2-5, per poi cedere qualche minuto dopo il primo parziale. Un primo set da dimenticare per Camila, che appare tennisticamente paralizzata e al momento priva di soluzioni per raddrizzare la partita, se non la sua peculiare aggressività dritto per dritto.
Secondo set: Giorgi reagisce troppo tardi, avanti Gracheva
La giornata difficile di Camila continua nel secondo parziale, in cui concede un altro break sull’1-1. Nel game successivo avrebbe due opportunità di rientrare, ma l’occasione sfuma e la marchigiana si trova allora a dover difendere due palle break che assomigliano molto a due match point. Giorgi si salva con un ace, e rimane in partita. Prova a mettere pressione alla sua avversaria, gioca qualche buon dritto in avanzamento, ma nel momento di procurarsi vere opportunità Camila si incarta, commette molti errori gratuiti (da fondo e in battuta, chiuderà con otto doppi falli) e rimane costantemente a distanza dalla sua avversaria.
Nell’ultimo game Giorgi gioca a braccio sciolto un ottimo tennis, e ottiene altre tre palle break, che se ne vanno, tuttavia, insieme alle sue speranze di rientrare in partita. Dopo un’ora, ventisei minuti di gioco e un ultimo, quinto ace, Varvara Gracheva chiude 6-2 6-4 un match davvero a senso unico. Abbandona il torneo al primo turno l’italiana che ne raggiunse i quarti nell’ormai lontano 2018.
M. Brengle b. S. Errani 6-3 6-1
Primo set: la pioggia distrae Brengle, ma non troppo
Partenza difettosa per entrambe le giocatrici, che si sfilano a vicenda il primo turno di battuta. Errani tuttavia persevera nell’errore e Brengle ne approfitta per mettere a segno due game e aprire un divario che inizia a dare pensiero all’italiana. E fa bene a impensierirsi: mentre lei conquista a fatica un altro game, l’americana ne porta altri due dalla sua parte: siamo cinque giochi a due. Ma ecco che Wimbledon cede di nuovo al suo cliché preferito: la pioggia. Dopo una breve interruzione, si rientra in campo e l’americana serve per il set. Errani non glielo concede (ancora) e si prende l’ottavo game. Non riesce però a fare di più: perde il turno di battuta successivo e lascia nelle mani dell’avversaria il primo parziale.
Secondo set:
Continua bene Brengle al servizio e si porta subito in vantaggio. Continuano pure le (troppe) palle giocate in recupero da Errani che offrono colpi vincenti all’avversaria: sono suoi anche i due game successivi. Sono tre giochi a zero e la pioggia torna a insistere e costringe il match alla sospensione, più lunga stavolta.
Si riprende il giorno dopo. Niente da fare nemmeno per Sara Errani, la quale non è riuscita a raddrizzare una partita ampiamente compromessa che era stata sospesa sul 6-3 3-0 30-0 per la sua avversaria. Tre break nei primi tre games disputati hanno portato il punteggio sul 5-1, dando via libera alla statunitense e ponendo fine al torneo di Sara Errani in singolare. Per la romagnola ora rimane l’impegno in doppio in coppia con l’austriaca Grabher.
Con la collaborazione di Marianna Piacente