Il periodo già è negativo e questa faccenda non fa che aggravarlo. Jenson Brooksby, fermo dalle competizioni per un intervento chirurgico al polso sinistro e uno al braccio destro, e divorziato da febbraio dall’allenatore storico Joseph Gilbert, si ritrova in mezzo a una delicata situazione legata al doping. Lo statunitense è stato sospeso provvisoriamente da parte dell’International Tennis Integrity Agency per aver saltato tre controlli anti-doping negli ultimi dodici mesi. “In questo momento la decisione migliore è prendere una sospensione temporanea – ha detto Brooksby in un’intervista ad Associated Press. Non ho mai preso sostanze nocive, non ho mai fallito un test anti-doping“. Il tennista a stelle e strisce ha intenzione di portare il caso in tribunale assistito da un avvocato. Un caso che assomiglia a quello recente di Fognini: i giocatori devono infatti indicare il luogo preciso in cui farsi trovare per i controlli anti-doping, devono scegliere una fascia oraria compresa tra le 5.00 e le 20.00. In caso di assenza nel momento del controllo, scatta una sorta di ammonizione: dopo tre casi in 12 mesi, il giocatore può essere sospeso. “Dichiarare dove si trovano è un requisito piuttosto difficile per loro, per quanto viaggiano“, ha detto Howard Jacobs, l’avvocato dell’ex numero 33 del mondo. “Non ci sono accuse che abbia assunto sostanze vietate e siamo fiduciosi“.
“Dopo l’Australia, è stata sicuramente la parte più dura della mia vita – ha detto Brooksby – dovendo affrontare così tanti problemi diversi. I polsi erano una lotta. Poi, allo stesso tempo, ho lasciato il mio allenatore con cui ero stato da quando avevo 7 anni. Ma professionalmente e personalmente, quella era la cosa giusta da fare. E c’è anche la questione del doping, tutto in questo periodo. Anche problemi personali. Non vedo davvero l’ora di tornare in campo e nel tour, e lasciarmi tutto alle spalle“.
“La sospensione provvisoria non è un’ammissione di aver fatto qualcosa di sbagliato; al contrario, ho negato questa accusa e sono in attesa di un arbitrato con un tribunale indipendente. I protocolli del programma antidoping sono in atto per proteggere l’integrità del nostro sport, e io rispetto e sostengo questi protocolli”, ha scritto Brooksby in un comunicato stampa inviato all’APnews. La dichiarazione aggiunge che “uno dei presunti test mancati” è avvenuto nel giugno 2022 due giorni prima dell’inizio di un torneo ATP a ‘s-Hertogenbosch, e Brooksby scrive che “era nell’hotel ufficiale del torneo dove avevo detto che sarei stato, nella mia camera d’albergo al momento in cui avevo detto che sarei stato lì. È frustrante, non vedo l’ora di fornire loro tutte le prove.”