[25] N. Jarry b. M. Cecchinato 4-6 6-2 6-4 6-1
Non si prospettava come un esordio semplice per Marco Cecchinato e tale si è rivelato. Contro il n. 28 ATP Nicolas Jarry, Marco è riuscito a prendersi il primo parziale, salvo poi arrendersi alla pronta rimonta dell’avversario che si è imposto in due ore e ventidue minuti con il punteggio di 4-6 6-2 6-4 6-1.
L’erba non è certo la superficie prediletta dell’azzurro, che sui prati vanta due vittorie su dieci apparizioni. È vero che nemmeno Jarry la preferisce alla terra, ma qualche match in più l’ha vinto (non troppi, 6 su 14) e dai suoi 198 cm di altezza può almeno scoccare prime di battuta a velocità ben superiori, mentre il kick del nostro – quello che sulla terra battuta gli regala comode aperture di campo – perde gran parte della sua efficacia. È stato appunto il servizio a fare la differenza, con una sola palla break concessa da Jarry che ha terminato con il 71% di prime in campo per un 87% di realizzazione e che, dopo il primo parziale, ha preso le misure in risposta girando la sfida agevolmente a proprio favore.
IL MATCH – Nel primo set non pare esserci margine per chi risponde che mai arriva a “40”, ma al decimo gane Cecchinato si guadagna due palle break che sono anche set point e trasforma la prima. Nel secondo parziale la differenza giace nella realizzazione sulla prima di servizio: Marco ne mette tante in campo ma ottiene poco, lasciando a Jarry due turni di battuta. L’oscurità della sera ferma i due sul 4-1 e, alla ripresa del giovedì, Jarry mantiene il distacco pareggiando il conto dei set.
Il ventisettenne di Santiago sa che deve sfruttare l’inerzia, cerca l’aggressività anche in risposta sulla prima e parte subito in vantaggio anche nel terzo. Marco riesce a contenere i danni evitando lo 0-3 pesante, ma in ribattuta non vince letteralmente un punto fino al 5-4. Proprio al momento di chiudere il parziale, Nicolas sporca il suo 100% con la palla che gli resta sulla racchetta sulla volée bassa, ma non si dispera più di tanto perché un poker di prime che non torna indietro manda Jarry avanti di un set.
Al Ceck manca il tempo di impostare il proprio gioco, commette necessariamente qualche errore di troppo e, anche nella quarta partita, Nico può andare a servire già cullandosi nel suo break di vantaggio, peraltro facilitato dal doppio fallo sul 30-40. Si tratta nuovamente di salvare il doppio break, missione minima compiuta anche grazie a un tocco azzurro migliore rispetto a quello cileno. La differenza nei rispettivi turni di servizio non accenna però a diminuire, il passante slice Jarry punisce l’attacco in controtempo di Marco che capitola ancora non riuscendo ad organizzare il colpo in uscita dal servizio. Senza perdere un “15” sulla prima neanche in questo set, Jarry va a prendersi il 6-1 finale. Al secondo turno troverà l’australiano Jason Kubler.