Grazie alla vittoria sul russo Roman Safiullin, Jannik Sinner, numero 8 del ranking mondiale, accede per la prima volta in carriera alla semifinale di uno Slam: esordio che avverrà sull’erba di Wimbledon, tra due giorni, contro Djokovic, vincitore su Rublev. Missione compiuta quindi per l’italiano che ha rispettato il pronostico regolando il russo 6-4 3-6 6-2 6-2 in due ore e un quarto di gioco.
D. Jannik, come sarà il tuo approccio in vista di questa prima semifinale Slam?
“Non credo che il mio approccio alla partita sarà differente rispetto al solito. Mi sono abituato ad una certa routine, credo la rispetterò, rispetterò l’ora o due d’allenamento e non cambierò nemmeno l’approccio mentale. Certo, ci saranno due giorni prima della prossima partita, quindi sì, probabilmente metteremo negli allenamenti qualche punto, per aumentare un po’ l’adrenalina ed entrare in ritmo partita. Dal punto di vista mentale non credo cambierà nulla; finora quando sono entrato in campo ero sempre molto focalizzato, con un buon atteggiamento. Ma si vedrà, difficile ora dire come andrà… dipenderà anche dalle condizioni in cui si giocherà. Oggi con il tetto chiuso è andata molto bene.”
D. Curioso, la tua prima semifinale Slam proprio sull’erba…
“Sono molto contento di giocare la mia prima semifinale qui, sull’erba, una superficie sulla quale all’inizio facevo fatica, ma sulla quale ora mi trovo molto bene. Sin da subito, qui sull’erba di Wimbledon, mi sono sentito a mio agio.”
D. Con questo risultato sei il più giovane italiano ad aver centrato una semifinale in un torneo del Grande Slam…
“Questi sono record che personalmente non m’interessano. Sono soddisfatto di me stesso, di quel che ho fatto, lavoro seguendo il mio percorso, lavoro per poter vivere grandi emozioni che mi facciano andare avanti. Ci saranno sempre dei momenti difficili per noi tennisti, quando non senti la palla… ma l’importante è ripartire, lavorare e ottenere questi risultati mi fa sentire molto bene.”
D. Ad un certo punto, nel secondo set, hai avuto un calo d’intensità, cos’è successo?
“Ho giocato male un punto quand’ero 15 – 30, ho fatto la smorzata, invece bastava chiudere dall’altra parte… e mi è rimasta in testa. Fino a quel momento stavo giocando molto bene, poi ho commesso degli errori, piccole cose, ma sulle quali devo lavorare. Ma ritengo che quella di oggi sia stata una buona prova, credo ci sia ancora margine di crescita. Di sicuro non potrò concedere break ai più forti sull’erba.”
D. Cosa ti rilassa, prima di una partita come questa?
“Sono molto fortunato, dormo veramente tanto. La mattina, se non metto la sveglia, sono capace di dormire fino a mezzogiorno. Poi di solito cucino io la sera prima della partita, ormai è un’abitudine… La pasta al pomodoro porta abbastanza bene… Per il resto mi comincio a focalizzare sul match un quarto d’ora prima dell’inizio della partita: prima invece tutto procede come d’abitudine, mi alleno, una, due ore, perché mi piace giocare, ne ho bisogno, ma se anche senti bene la palla in allenamento, non è detto che sarà lo stesso in partita…”
D. Per chi credi tiferà il pubblico, per te o per Djokovic?
“Credo che ci sia una bella connessione tra me ed il pubblico qui di Wimbledon, ma non so proprio se tiferanno per me o per Djokovic.”
Trascrizione di Matteo Trombacco