M. Voundrousova b. [4] J. Pegula 6-4, 2-6, 6-4
Incredibile a Wimbledon! O forse no. Marketa Vondrousova batte Jessica Pegula 6-4, 2-6, 6-4 e si guadagna la prima semifinale in carriera a Wimbledon in un’ora e 55′. E’ vero che la ceca non era mai andata oltre il secondo turno in questo Slam, ma a 19 anni aveva fatto parlare di sè per la finale al Roland Garros persa contro Barty. Da quel momento in poi tanta sfortuna, un’operazione al gomito, un lungo stop. Wimbledon le ridà quello che il tempo le ha sottratto. Pegula, invece, rimane paralizzata dinanzi al suo tabù. Stavolta si è fermata a un punto dal 5-1 nel terzo con doppio break. La sua è una maledizione da semifinale Slam, mai raggiunta fin qui. Partita da montagne russe, con la giostra finale che premia la ceca. Pegula dopo aver seminato errori nel primo set, si era ritrovata nel secondo parziale sfruttando gli errori in risposta di Vondrousova. Poi è il momento del cambio scena: la tensione turba entrambe con l’americana che si salva prima di scappar via incredibilmente. Avanti di un break, sul 3-1, comincia a piovigginare: il gioco si ferma per le operazioni di chiusura tetto. Pegula sale 4-1 e ha una palla break nel game successivo. Sperpera una risposta e da quel momento in poi chi sbaglia è solo lei, perchè dall’altra parte della rete gratuiti non se ne registrano più. Brava Vondrousova, dramma sportivo Pegula!
Primo set in mano alla ceca
Quanta tensione in apertura per l’americana! Lo spettro della prima semifinale Slam si ripercuote sulla testa di serie n. 4 che scappa via sul 2-0, ma poi comincia a commettere tanti errori gratuiti e cambia subito l’inerzia del set. Vondrousova ha più coraggio e approfitta del passaggio a vuoto dell’americana che si ritrova sotto 4-2. Quattro giochi in finale, che testimoniano le enormi difficoltà di Pegula in avvio di partita che ha un sussulto nell’ottavo gioco ripristinando l’equilibrio. E’ molto statica la n. 4 del ranking, non riesce a muovere la sua avversaria e subisce la pressione della ceca. Nel nono gioco, alla quarta opportunità, Vondrousova ripiazza il break che decide il primo set. 13 errori gratuiti e 3 soli vincenti testimoniano le incertezze di Pegula che perde meritatamente il primo set.
La reazione di Pegula
Tutto il contrario di tutto nel secondo set! Pegula ritrova lo smalto necessario per ribaltare il primo set. Capisce che devo puntare di più sul suo rovescio lungolinea e muove l’avversaria per poi attaccare a rete in controtempo.
Vondrousova appare anche un pò spiazzata dalla reazione dell’americana. Si invertono i ruoli: la ceca commette 12 gratuiti e mette a segno 6 vincenti, mentre Pegula sbaglia solo 6 colpi e porta a casa 8 vincenti. Due i break decisivi: il primo arriva nel quarto gioco alla terza opportunità. Dopo aver sbagliato due dritti nelle prime due palle break, Pegula costringe all’errore la ceca e si porta avanti nel parziale. Vondrousova prova a restare attaccata all’avversaria, ma nell’ottavo game si deve arrendere all’aggressività di Pegula che sale rapidamente 0-40 e chiude al terzo setpoint.
Dal possibile 5-1 Pegula al trionfo di Marketa
In avvio di terzo set, la domanda più gettonata è: riuscirà Pegula ad avere la meglio sulla tensione? Assolutamente no! Commette tre errori nel primo gioco, dopo aver concesso solo sei gratuiti in tutto il secondo parziale. Vondrousova non è da meno e non sfrutta due palle break che l’avversaria le concede. Anche nel terzo gioco, deve salvarsi, per non ritrovarsi subito spalle al muro la statunitense che poi ritrova coraggio nel quarto game e ottiene il break alzando il ritmo dello scambio e facendo male alla ceca. Avanti 3-1, la pioggia comincia a scendere lenta sul campo centrale. Si decide per la chiusura del tetto. Gioco sospeso per quindici minuti, giusto il tempo di far rimuginare Vondrousova sull’accaduto.
Pegula riparte bene e conferma il break. Ancora con aggressività si porta a palla break ma la sua risposta sul 4-1, 30-40 è sciagurata. Marketa ringrazia, saluta e salva il suo turno di servizio. La partita cambia direzione incredibilmente. Vondrousova domina lo scambio, a Pegula rimane il dover remare da fondo per cercare di salvarsi. Il livello del tennis di entrambe si alza notevolmente e gli scambi si allungano. Agganciata, l’americana va in confusione, si blocca. Le cose semplici diventano complicate, ci scappa anche un doppio fallo. Non riesce a chiudere il nono gioco e l’incubo si materializza. Con la prima chiuderà al 57% contro il 70% della sua avversaria. Due errori di dritto la condannano a subire il quarto gioco di fila. Vondrousova va a servire per il match e non trema: due ottime prime, un colpo vincente a rete, un grande scambio chiuso con una smorzata per conquistare la storica semifinale n. 1 a Wimbledon. Affronterà la vincente del match tra Iga Swiatek ed Elina Svitolina.