Venerdì a Church Road si giocheranno le due semifinali maschili di Wimbledon, e grande risalto per il pubblico italiano sarà quella che vede il nostro Jannik Sinner contrapposto al primatista slam Novak Djokovic, alla caccia del suo ottavo successo ai Championships (che gli varrebbe l’aggancio a Federer).
Per Sinner si tratta della sua prima semifinale slam, più giovane italiano della storia a riuscirci (prima di lui il più giovane era stato Adriano Panatta, classe 1950, che centrò la sua prima semifinale a Parigi nel 1973) e terzo di ogni epoca a raggiungere una semifinale a Wimbledon dopo Pietrangeli (1960) e Berrettini (2021). E sono proprio i grandi nomi italiani del passato i primi a spiegare perché Sinner non partirà sconfitto domani sul centrale. La parola dunque a Nicola Pietrangeli, Paolo Bertolucci (intervistati dalla Gazzetta dello Sport) e Corrado Barazzuti (Adnkronos)
PIETRANGELI – La domanda è diretta: Novak Djokovic è imbattibile? “Nessuno è imbattibile. È un essere umano pure lui. Ma Djokovic è l’unico Campione con la C maiuscola nel mondo del tennis adesso“. Sinner può batterlo? “Sì, perché sta giocando bene. Ha solo 21 anni. È uno che tra 2-3 anni magari vince Wimbledon, se non quest’anno. È un giocatore di Serie A. Jannik può vincere con la tranquillità. Anche Borg era tranquillo e lo criticavano“. Dai quarti dello scorso anno quanto è cresciuto Sinner? “Tantissimo. A inizio stagione avevo detto che vedevo matematicamente Jannik tra i primi 10 quest’anno e tra i primi 5 il prossimo. Questo è il mio pronostico, ma magari già quest’anno lo sconvolge in meglio. Con Djokovic se la gioca”.
A Pietrangeli Sinner piace, e non lo nasconde, soprattutto la sua naturalezza. “Mi piace come sta in campo, quanto è tranquillo. Tornando indietro negli anni, è come quando dicevano di Borg che era troppo tranquillo. Era un bel ragazzo, numero 1 del mondo, ricco: perché doveva essere arrabbiato? Jannik ha 21 anni, è già ricco, gioca bene, ha tutta la vita davanti e fa bene a comportarsi così”. Prima di congedarsi però rivela chi secondo lui trionferà domenica: “Spero ancora Djokovic, perché se lo merita”.
BERTOLUCCI – Paolo Bertolucci invece predica calma, e mette in guardia Sinner dai pericoli che rappresenta affrontare Djokovic in una partita al meglio dei 5 set. “È passato un anno e si potrebbe anche pensare che Jannik sia maturato, mentre ci saranno 12 mesi in più per Djokovic, cosicché il divario tra i due potrebbe essersi ridotto. Ma ricordando quello che si è visto nell’ultimo periodo, con i due slam conquistati dal campione serbo, c’è da stare poco tranquilli. È vero che l’azzurro entrerà in campo libero e leggero, ma quanto abbiamo visto in questo torneo da parte di Nole preoccupa e non poco.
È sembrato padrone di ogni situazione sia contro i grandi battitori, sia di fronte ad avversari dotati di un tennis meno violento ma più preciso. Djokovic è camaleontico, ama nascondersi, apparire sornione, ma nel momento decisivo riesce sempre ad alzare l’asticella del rendimento e a conquistare il punto come un predestinato. È una qualità innata del serbo. Ma comunque andrà a finire Sinner non potrà che uscire da Wimbledon con la convinzione necessaria per una seconda parte di stagione ad altissimo livello, con vista già su Torino“.
BARAZZUTI – L’ex top 10 azzurro e capitano di Davis Corrado Barazzutti conosce molto bene Jannik Sinner e crede nella possibilità che possa battere Novak Djokovic nella semifinale di Wimbledon di domani.
“Penso che Sinner abbia nel DNA le caratteristiche del fuoriclasse, del grande campione, un po’ tutti stanno aspettandolo. Già ha dimostrato di essere un fuoriclasse e contro questi big è andato sempre molto vicino. Deve esprimere queste sue qualità e giocare il suo miglior tennis. Ha il potenziale per poter battere chiunque”, ha affermato Corrado. “Può battere tutti compreso Djokovic, ci è andato vicino l’anno scorso quando stava due set a zero. In questo caso a Wimbledon non è che debba fare cose diverse da quelle che sa fare, deve solo esprimersi al meglio.
Dall’altro lato Djokovic è ancora più motivato, cerca di allungare il passo rispetto a Nadal per vincere più Slam di lui, anzi credo che stia cercando di fare il Grande Slam. E’ assolutamente motivato e in grandissima forma, si è visto contro un Hurkacz che forse ha giocato la sua partita più bella. Per cui sarà un match difficile: Sinner gioca contro il più grande giocatore della storia che vuole continuare a fare risultati, in grande forma e sulla sua superficie preferita. Ma tutti si aspettano che Sinner diventi il numero uno ed è il momento di cominciare a farlo” ha concluso l’ex capitano della nazionali italiana di Coppa Davis.