[6]O.Jabeur b. [2]A.Sabalenka 6-7(5) 6-4 6-3
(da Londra, il nostro inviato)
Ons Jabeur, dopo aver eliminato Kvitova e Rybakina, due gran bombardiere, si presenta al cospetto di quella che attualmente, nel circuito WTA, tira più forte di tutte, Aryna Sabalenka. Si gioca indoor sul campo centrale di Wimbledon, in palio non c’è solo l’accesso alla finale del singolare femminile, ma nel caso vinca Sabalenka, si prenderà la prima posizione scalzando Iga Swiatek, a prescindere da come finirà il torneo. I precedenti sono 3-1 per Aryna, l’ultimo è stata una vittoria della bielorussa alle Finals in Texas l’anno scorso, una battglia finita 7-5 al terzo set. Ad attendere la vincitrice in finale c’è Marketa Vondrousova, che ha battuto Elina Svitolina poco fa.
Nei primi tre game, il secondo e i terzo belli lottati, Jabeur e Sabalenka si annullano una palla break a testa. La differenza in potenza e velocità di palla in favore di Aryna è evidente, così come è altrettanto evidente la maggior sensibilità di mano e il miglior tocco di Ons. Vediamo se prevarrà la sparatoria o la manovra. Sul 2-2, arrivano altre due opportunità di break per Jabeur, ma è brava la bielorussa ad annullarle, il game si chiude dopo 4 parità, c’è molto equilibrio per ora. In sintesi, come detto, Sabalenka tira più forte, Ons gioca meglio in senso classico.
Non ci sono più grossi problemi per chi è alla battuta, ma i game di servizio di Aryna sono molto più lottati, anche se il super servizio della bielorussa (spesso intorno ai 195 kmh) fa la differenza in diversi momenti delicati, avere in serbo un ace sul 40 pari è un bel vantaggio. Jabeur, da parte sua, dopo il secondo game lascia pochissimo all’avversaria in risposta. Il pubblico apprezza lo spettacolo, tifando in modo piuttosto equilibrato, forse con una lieve preferenza per la tunisina, che in effetti fa vedere diverse belle cose e sapienti geometrie. Si arriva al tie-break, esito giusto per quanto visto finora. Un doppio fallo di Sabalenka, e poi un dritto lungolinea in corsa vincente di Ons che scatena la standing ovation mandano Jabeur avanti 4-2, ma Aryna la riagguanta e va in vantaggio 6-4, molto brava. Il secondo set point è quello buono, grazie alla solita bastonata col servizio.
Sul 2-2 del secondo set, sale la pressione dei colpi di Sabalenka, Jabeur si trova sotto 0-40, e con un doppio fallo cede la battuta, è il primo break della partita. Adesso la bielorussa gioca sciolta, picchia duro da par suo, e sale 4-2. Ons non ci sta, si impegna in una gran lotta per insidiare il servizio dell’avversaria sul 3-4, e dopo 2 parità ottiene il break grazie a un errore in rete di Aryna. Bella lotta davvero, e bel contrasto di stili fra la brutale violenza delle pallate di Sabalenka, e le geometrie astute di Jabeur. Una volée fallita da Ons le costa un’altra palla break da affrontare, ma il dritto della bielorussa vola lungo, e la finalista del 2022 sale 5-4. Poco dopo, un brutto errore di rovescio di Aryna significa set-point per Jabeur, che risponde vincente per il 6-4, si va al terzo set.
I game di servizio vanno via lisci adesso, entrambe fanno vedere cose notevoli, il pubblico sulle tribune intorno a me si diverte molto, e se lo merita, dopo una prima semifinale onestamente non memorabile. In vantaggio 3-2, Ons arriva ai vantaggi e poi a due palle break, ma Aryna le annulla alla grande, bravissima. Ne arriva però una terza, e messa fuori ritmo dalle “affettate” dell’avversaria, Sabalenka spara lungo un rovescio, siamo 4-2. Con autorità, la tunisina allunga sul 5-2, siamo in vista del traguardo per lei. Due minuti dopo, ecco un match point, conquistato grazie a un paio di gran risposte, cancellato da un super ace esterno di Aryna. C’è un doppio fallo, una seconda occasione, ma ancora la battuta della bielorussa è implacabile, che brava pure lei, si salva ed è 5-3. È il momento della verità per Jabeur, che va 40-0, e al terzo match point chiude con un ace. Gran partita, brave tutte e due. Seconda finale a Wimbledon consecutiva per Ons, contro Vondrousova i precedenti sono 3-3.