Per una favola che continua, ce n’è una che finisce. Quella tra Svitolina e Vondrousova era la semifinale che nessuno si aspettava alla vigilia di Wimbledon e che ha fatto la storia dei Championships: per la prima volta nell’ Era Open una giocatrice non testa di seria si giocherà il titolo sabato. Un appuntamento con la storia che nessuna delle contendenti voleva mancare. Forse, però, Svitolina sentiva una responsabilità ancora più grande in quest’occasione: portare in alto la bandiera ucraina, in questo momento storico, nel tempio del tennis. La sconfitta –6-3 6-3 il punteggio finale a favore di Vondrousova– mette fine alla favola della neomamma Elina.
D. Molte persone in Ucraina hanno visto il match, c’erano molte aspettative. Questa pressione e queste emozioni sono state un fattore per te oggi? Ti hanno influenzato?
Svitolina: “Non lo so. Sicuramente, so che tante persone mi supportano, ma è qualcosa che mi aspettavo, sono in semifinale. Penso sia normale perché è la semifinale. Abbastanza prevedibile. Avrei dovuto gestire forse la situazione un po’ meglio. Ma non direi che ero troppo nervosa. È solo che avrei dovuto trovare un modo migliore per affrontare lo stile di gioco di Marketa [Vondrousova]. È un’avversaria molto difficile. Lei recupera moltissime palle. Non sono molto contenta del mondo in cui ho affrontato certe situazioni, con alcuni punti all’inizio. Lei ha giocato veramente bene, ha affrontato il mio gioco meglio oggi.”
D. Nel secondo set, quando sei rientrata un po’, pensavi fosse possibile ribaltare la partita?
Svitolina: “Ho cercato di combattere e rientrare, ma penso di essermi messa fretta e non ho servito bene nel game sul 4-3. Sì, ho cercato di combattere. C’era tanta gente, era una semifinale, quindi non hai tempo di lasciarla andare. Ho cercato d combattere. Ho recuperato qualche game. Penso che fosse un momento di tensione anche per Marketa, perché, quando giochi una semifinale, non è facile chiudere la partita. Ho cercato di rientrare e di dare tutto, anche se non ho giocato al meglio oggi. Non è successo. Lei hai giocato bene. Era molto paziente. Ha giocato ottimi punti fino alla fine.”
D. Qual è l’aspetto che ti rende più fiera del tuo risultato in queste due settimane?
Svitolina: “Dello spirito combattivo che ho mostrato. Anche di come ho gestito i nervi. Ovviamente non oggi. Speravo di giocare un po’ meglio oggi. Ma penso che i match che ho giocato in precedenza siano stati abbastanza buoni. Si, semplicemente buone partite.”
D. “Ovviamente tu vuoi vincere per te stessa, per l’Ucraina e per tutti quelli che ti guardano. Quanto stancante e prosciugante è stato questo per te nelle ultime due settimane? Deve essere difficile.
Svitolina: “Sicuramente è una grande motivazione, ma, come dicevi, c’è molta responsabilità e tensione. Cerco di bilanciarle il più possibile. Ma si alcune volte può diventare forse troppo. Non voglio che sia una scusa per la sconfitta di oggi. Cerco di usarla come motivazione. Spero che gli ucraini continuino a supportarmi. È stato fantastico. E spero di avere un’altra occasione”
Traduzione di Sara Zabeo