Solitamente i grandi campioni, categoria in cui Novak Djokovic appartiene a pieno titolo, difficilmente si lasciano andare ad estreme messe in scena di frustrazione o rabbia, e ancora più raramente lo fanno in maniera fisica, ad esempio usando la racchetta per esprimere il sentimento negativo. Perciò, le volte in cui accade, la notizia è decisamente di quelle che catturano l’attenzione, come successo al n.2 al mondo durante la finale di Wimbledon. Il “fattaccio” avviene nel quinto set, precisamente nel terzo gioco: dopo che Alcaraz strappa il servizio a Nole con un bel passante di rovescio in corsa, il serbo ben pensa di colpire il paletto del nastro con la racchetta (distrutta), beccandosi immediatamente un warning dall’arbitro Fergus Murphy. La rabbia di Djokovic è da ricondurre però al game precedente il break, quando ad avere l’occasione di passare in vantaggio era stato lui, salvo depositare in rete un dritto a campo aperto.
Ma, naturalmente, essendo la finale di Wimbledon, un semplice warning non poteva bastare come condanna di un gesto decisamente non adatto al contesto. E così, secondo quanto riporta la BBC, ecco anche la multa per il gesto di Nole, che ammonta a 6.117 sterline (7115 euro), le quali saranno detratte dal milione e 175mila che gli spetta in quanto finalista del terzo Slam dell’anno. Una cifra che certamente non sarà un problema per uno come il serbo, ma resta lo scalpore di quanto accaduto. Anche se l’1-6 7-6(6) 6-1 3-6 6-4 che ha incoronato Carlitos Alcaraz re dei prati, negando al serbo l’ottavo Wimbledon e la possibilità di competere per il Grande Slam, è probabilmente la punizione più dura, e che più pesa per Nole, considerano anche che proprio dall’episodio chiave del quinto è derivato il gesto che ha portato poi alla sanzione.