Caos a Budapest. Il match del Gran Premio d’Ungheria giocato da Kiara Toth e Zhang Shuai continua a far parlare di sé. E non per l’andamento della partita. L’immagine della cinese derubata di un punto che si ritira in lacrime mentre l’ungherese esulta guardandola negli occhi è quanto più di antisportivo si possa vedere su un campo da gioco. Ma, per chi non sa, riavvolgiamo il nastro alle 19:45 di martedì 18 luglio.
Sul cinque pari del primo set, una palla buona di Zhang viene chiamata fuori dalla giudice di sedia e l’ungherese non perde tempo per cancellare il segno e impedirne la revisione. La giocatrice cinese entra in una bolla: rumori dagli spalti in sottofondo e di fronte un’avversaria spietata. Si blocca e decide di ritirarsi. Toth le esulta in faccia. Nelle ore successive la tennista asiatica riceve decine di messaggi con parole di conforto da colleghi – tra cui Cornet, Tomljanovic a Shapovalov e tifosi – e tifosi. Ma se è vero che il match è ormai sfumato, c’è ancora la possibilità di far valere la giustizia sui doveri dell’organizzazione: “La Wta ha tolleranza zero per il razzismo in qualsiasi forma o contesto. Lo sfortunato incidente che si è verificato e i post successivi sono in fase di revisione e verranno affrontati” si commenta. Budapest, che ne pensi?