Da Amburgo, il nostro inviato
[3] L. Musetti – J. Kovalik 3-6 4-1 (sosp.)
È amato, amatissimo Lorenzo Musetti ad Amburgo. Nonostante il tempo incerto e il match in contemporanea sul Campo Centrale della promettente padrona di casa Eva Lys, gli spalti del Campo 1 sono piuttosto gremiti per sostenere il campione in carica. Le bandiere italiane e i tifosi azzurri non mancano, così come i diversi e originali cori per spingere il carrarino verso i quarti di finale, appuntamento che però, nella migliore delle ipotesi, dovrà essere rimandato di un giorno. L’oscurità ad Amburgo impedisce di completare il match di Lorenzo, bravo ad andare avanti di un break nel secondo set dopo aver perso il primo. Si riprende giovedì 27: chi vince raggiunge Djere ai quarti di finale.
Primo set: Musetti non sfrutta le sue chance, Kovalik sì
Nella bella atmosfera del Campo 1 di Amburgo Josef Kovalik non vuole farsi sfuggire un’opportunità d’oro, lui che è stato ripescato dal tabellone di qualificazione e, da lucky loser, ha superato il primo turno contro il brasiliano Seyboth Wild. Lo slovacco cerca per quanto possibile di imporre il proprio ritmo, tentanto di colpire quante più palle con il dritto e facendo spesso male con questo colpo. Musetti, servendo per secondo, è sempre costretto ad inseguire, ma lo fa in maniera relativamente tranquilla e senza mai rischiare.
Sul 3-3, nel fatidico settimo game, appaiono le prime palle break del match e sono in favore dell’azzurro, che disputa il miglior game in risposta del set ma non riesce ad allungare. Pesano due dritti su cui si poteva far meglio, che lo avrebbero portato avanti di un break e invece lo condannano eccessivamente. Kovalik ottiene diversi punti con la palla corta e, avanti 4-3, trova l’allungo. La differenza del primo set è banalmente racchiusa tutta in quei due game, in cui si sono palesate le uniche opportunità di break: uno le ha sfruttate, l’altro no. Chiedendo e ottenendo ancora tanto da servizio e dritto, lo slovacco archivia meritatamente 6-3 la prima frazione.
Secondo set: partita interrotta dopo pochi game con Musetti avanti di un break
Se è vero che sono stati solo un paio di episodi ad indirizzare il set, altrettanto vero è che il 64% di punti vinti con la prima è un dato che va necessariamente migliorato. Pesa anche il non aver sfruttato il 55% di prime in campo del n°172 del mondo, che indubbiamente sbaglia pochissimo e sta giocando alla grande, ma resta pur sempre un giocatore non abituato a determinati palcoscenici e che, prima o poi, qualcosa dovrà concedere.
Il passaggio a vuoto arriva al momento giusto per Lorenzo, che nel quarto game trova il break a zero con la complicità del suo avversario, si carica e allunga sul 4-1. Qui, però, il match viene sospeso per oscurità, in mancanza di luce artificiale sui campi esterni. Si riprenderà dunque giovedì non prima delle 14.30, con Musetti che proverà a capitalizzare il vantaggio ottenuto nel secondo set, magari in condizioni di gioco a lui più favorevoli e non così umide e pesanti come quelle serali dei campi esterni di Amburgo.
Laslo Djere già ai quarti, aspetta il vincitore di questa sfida
Il primo match ATP di giornata a completarsi è stato quello tra Laslo Djere e Guido Pella. Dopo il terzo turno raggiunto a Wimbledon e l’esordio vincente in Germania l’argentino non è riuscito a trovare un’altra prestazione importante, arrendendosi di fronte al sempre ostico serbo, pur non senza farlo sudare. Dopo il n°6 del seeding Etcheverry, dunque, per Djere arriva il secondo scalpo argentino di fila, giunto in due ore esatte.
Dopo un primo set senza particolari affanni per il n°57 ATP, partito subito avanti 4-0 e poi concluso 6-2, nel secondo sono arrivati i problemi, dovuti più che altro alla sua mancanza di concretezza. Sì perché Djere è stato avanti 0-40 nei primi due turni di risposta e ha avuto un terzo break point nel quinto gioco, mancando un totale di sette palle break. Come spesso succede in questi casi, va a finire che alla prima vera chance utile è poi l’avversario ad allungare, e infatti così sarà. Pella trova quello che sarà l’unico break della sua partita e ne fa tesoro, pareggiando i conti: 6-3.
Il 28enne serbo però ne ha di più e nel terzo set scatta più velocemente dai blocchi, andando sul 3-0 dopo aver annullato una palla del contro-break. Sarà l’ultima fronteggiata nella sua partita: nei game successivi non concederà più nulla, imponendosi 6-2 3-6 6-3 e conquistando i quarti di finale, dove speriamo possa raggiungerlo Musetti. I due si conoscono molto bene, essendosi già affrontati sette volte: i precedenti non sorridono all’italiano (2-5), che in caso di successo su Kovalik andrebbe a caccia del suo primo scalpo di Djere su terra, visto che gli unici due successi precedenti sono arrivati sul cemento.