Dopo tanta oscurità, un lampo di luce. È il caso di usare seriamente questa metafora, data che Kei Nishikori ha pensato anche di non continuare a giocare a tennis. Il giapponese vince il suo primo match nel circuito maggiore dopo quasi due anni di calvario all’Atalnta Open. Primo turno durissimo per il giapponese contro Jordan Thompson, vinto solo dopo due ore e mezza di battaglia e due tie-break.
Le battaglie sul campo sono motivo di gioia, però, per Kei, visibilmente emozionato dopo la vittoria, contento di potere semplicemente giocare e divertirsi in campo. Si, perché ci sono stati momenti negli ultimi due anni in cui il giapponese non credeva di poter rientrare dal suo personale calvario di infortuni. Dopo aver saltato tutta la stagione 2022 per un’ operazione all’anca, il nipponico si stava lentamente preparando al rientro, quando un secondo problema lo ha bloccato. “Dopo otto o nove mesi di riabilitazione per l’operazione all’anca, ero praticamente pronto al rientro ma mi sono slogato la caviglia”, dice Nishikori in un’intervista all’Atp durante il torneo di Atlanta. “Si è rivelato un problema complicato e più complesso rispetto a una prima occhiata. Questo mi ha riportato indietro per altri quattro o cinque mesi”.
La fiducia nel rientro ha vacillato, ma, grazie anche all’incoraggiamento del suo team, Kei ha continuato a lavorare ed è riuscito a ricominciare a giocare nel circuito Challenger, ottenendo anche il titolo a Puerto Rico. Ora Nishikori vuole rimanere in forma e godersi ancora diversi anni di attività. “C’è una cosa che spero di poter fare: avere la possibilità di giocare contro questi giovani giocatori come Alcaraz, Rune e Sinner a un certo punto”, dice ancora il giapponese. “È una parte importante della mia motivazione per provare a giocare ancora qualche anno”. Il desiderio è chiaro, ma ora Nishikori si concentrerà sul suo prossimo avversario in quel di Atlanta, il cinese Shang.
Sara Zabeo