Da Amburgo, il nostro inviato
In occasione dei 50 anni del circuito WTA, nella giornata di venerdì 28 luglio l’Hamburg European Open ha avuto l’onore di ospitare Arantxa Sánchez Vicario, tre volte vincitrice del torneo tedesco ed ex n°1 del mondo. Accolta dalla sua coetanea, Sandra Reichel, direttrice del torneo, la spagnola (classe 1971) è apparsa raggiante e in grande forma in conferenza stampa, concedendosi alle tante domande dei giornalisti presenti.
“Prima di tutto grazie dell’invito, è un piacere essere di nuovo qui ad Amburgo, che ha avuto e avrà sempre un posto speciale nel mio cuore“ – ha esordito l’ex tennista iberica. “Qui mi sento come a casa, provo a parlare un po’ di tedesco ma con scarsi risultati! Ho bisogno di un po’ di riscaldamento prima (ride, ndr). Come prima cosa ci tengo a ringraziare Sandra per l’invito e per aver pensato a me, sono molto felice.
Mi sono ritornati in mente molti ricordi mentre camminavo per il centro: è stato tanto tempo fa, non dirò quanto perché siamo ancora giovani! Scherzi a parte, state facendo un ottimo lavoro“ – ha proseguito la nativa di Barcellona, che ha poi concluso la sua presentazione ricordando quanto fosse importante per lei questo torneo. “È sempre stato uno dei miei tornei preferiti quando giocavo, venivo sempre ad Amburgo per prepararmi al Roland Garros. Sapevo che se avessi vinto qui era perché avrei battuto Steffi (Graf, ndr), quindi per me era un’ottima iniezione di fiducia verso Parigi“.
Di seguito vi proponiamo alcune delle sue risposte più interessanti.
D: Ciao Arantxa, benvenuta ad Amburgo. Quando è stato annunciato che saresti venuta qui non era ancora certa la presenza di Martina Hinghis (che invece sarà presente sabato 29, anche lei in occasione del cinquantenario della WTA, ndr). Che rapporto hai e quali ricordi ti legano a lei?
Arantxa Sánchez Vicario: “Rivederla sabato sarà fantastico, è bello poterci incontrare come amiche dopo tanto tempo e non più come avversarie. Ho ancora rapporti con tante altre ex giocatrici. Abbiamo vite diverse e non riusciamo a vederci spesso, quindi sono contenta di poter cogliere questa opportunità”.
D: Sei ancora una regina del tennis, indubbiamente una leggenda in singolare e doppio. Voglio chiederti una cosa sulla finale del 1994, che hai vinto in rimonta contro Steffi Graf conquistanto due tie-break molto lottati. Che ricordi hai di quella partita?
Arantxa Sánchez Vicario: “Se non sbaglio ad Amburgo ho vinto tre volte e perso altrettante finali, quindi è sempre stato un ottimo torneo per me. Contro Steffi era sempre un piacere giocare, era la migliore al mondo in quel momento e da giocatrice vuoi sempre avere la possibilità di affrontare e provare a battere le migliori. Abbiamo sempre disputato partite molto combattute, indipendentemente da chi riusciva a vincere. Anche quella finale non è stata diversa, ricordo che ho dovuto correre davvero tanto! Alla fine però sono riuscita a giocare bene e a vincere i punti importanti, il 1994 è stato uno dei miei migliori anni. Alla fine di quella stagione ho scavalcato Graf al n°1, era sempre molto bello poterla affrontare, specialmente qui ad Amburgo dove il pubblico è magnifico“
D: Siamo qui per celebrare i 50 anni della WTA, che cos’è cambiato negli ultimi trent’anni nel tennis femminile?
Arantxa Sánchez Vicario: “Tutti gli aspetti stanno inevitabilmente migliorando, è bello vedere tante giocatrici con uno stile diverso. I tornei stanno facendo un grande lavoro, ci sono tante nuove generazioni e giocatrici alla ribalta. Abbiamo spesso vincitrici diverse, c’è un numero molto elevato di grandi giocatrici in tanti tornei. È bello che la WTA continui ad avere grande successo”
D: Quali credi che siano stati i cambiamenti principali nella WTA negli ultimi 50 anni?
Arantxa Sánchez Vicario: “Sicuramente è cambiato tanto, credo che il tennis sia uno dei pochissimi sport con parità salariale tra uomini e donne. Questo è inevitabilmente uno dei miglioramenti più importanti, Billie Jean King e il club delle Super9 hanno fatto un lavoro enorme e incredibile. È bello che le tenniste possano ricevere somme così importanti. Ai nostri tempi andava tutto bene, ma ora va anche meglio“
D: Sei ancora coinvolta in qualche modo nel mondo del tennis? Com’è la tua vita lontano dai campi?
Arantxa Sánchez Vicario: “Sto cercando di nascondermi il più possibile! È difficile trovarmi nel mondo del tennis, sono una mamma full-time di due splendidi bambini, Arantxa di 14 anni e Leo di 12. Giocano entrambi a calcio, sono madre di calciatori e non di tennisti! Hanno tornei quasi tutti i fine settimana e io li accompagno, mi diverto molto con loro. Quando posso, però, cerco di tornare un po’ al tennis: glielo devo, mi ha dato davvero tanto. Principalmente, però, sono una mamma impegnata!”.
Giovanni Pelazzo, Ubitennis: Riesci ancora in qualche modo a seguire qualche partita di tennis oppure il tuo impiego di mamma full-time te lo impedisce?
Arantxa Sánchez Vicario: “Sinceramente no, non guardo più tante partite. So che alcune mie ex colleghe seguono ancora le partite da vicino, ma io mi sono allontanata un po’ dal tennis giocato. Poi magari se c’è un match importante o con un finale particolarmente interessante ci do un’occhiata, ma in generale non seguo più molto. Il tempo potrei anche trovarlo, ma quello che non dedico ai miei figli per seguire il tennis preferisco sia per appuntamenti come questo“.