[1] T. Fritz b. [8] J. Wolf 6-3 7-5
Aveva bisogno dell’aria e soprattutto del cemento americano Taylor Fritz per ritrovare buone sensazioni dopo una primavera e un inizio di estate tutt’altro che indimenticabili. Grazie alla vittoria in due set sul connazionale J.J. Wolf nella semifinale dell’Atlanta Open, il californiano tornerà a giocare una finale dopo quella disputata (e vinta) sempre in patria a Delray Beach a febbraio. La partita è stata decisa da un break per set: Taylor ha gestito bene i tentativi di Wolf rispondere in maniera aggressiva e lo ha fatto anche grazie a percentuali al servizio spaventose soprattutto nel secondo set (78% di prime in campo) in cui ha perso solo cinque punti nei suoi turni di battuta. Il numero uno del tabellone attende ora il vincitore della semifinale della parte bassa tra Humbert e Vukic.
Sarà l’undicesima finale a livello ATP per l’americano che proverà a mantenere aperta la striscia di successi negli atti conclusivi (ha vinto le ultime quattro finali giocate) e a prendersi quel titolo sfuggitogli nel 2019 quando si arrese a De Minaur.
Primo set – Il break in apertura è decisivo: Fritz in vantaggio
Entra bene in partita Fritz che cerca subito di far capire al connazionale che è lui il numero uno degli Stati Uniti. Dopo un buon primo turno di servizio, Taylor ottiene subito due palle break in risposta: Wolf le annulla entrambe prima con un ottimo dritto in uscita dal servizio e poi vincendo il primo scambio lungo del match con un bel rovescio lungolinea. I suoi sforzi sono però vanificati da un doppio fallo a cui segue un punto giocato in maniera impeccabile da Fritz che costruisce benissimo con il rovescio e chiude a rete. J.J. reagisce immediatamente trovando un paio di risposte anticipate che lasciano di sasso l’avversario. Ci sono due palle break anche per lui, ma quello stesso tipo di risposta aggressiva questa volta non paga (sulla seconda opportunità, invece, è Fritz a gestire senza problemi).
Seguono tre game finalmente comodi per i battitori prima che Wolf ponga i presupposti per tornare a impensierire il californiano nel settimo game. La percentuale di prime in campo di Taylor non è elevatissima e così sono diverse le occasioni in cui Wolf può entrare nello scambio o attaccare la seconda del connazionale: sul 15-30, però, sbaglia un dritto piuttosto agevole da metà campo che gli avrebbe fornito due palle break per rientrare nel set. Dopo questa chance, non passano più treni per il numero 46 del mondo che non può fare nulla di fronte agli ace con cui Fritz chiude il parziale sul 6-3.
Secondo set – Il tie-break sembra la soluzione naturale ma Wolf si perde sul più bello
Salgono e di molto le percentuali al servizio di entrambi i contendenti in avvio di secondo set (da cifre intorno al 50% si passa a oltre il 70% per quanto riguarda le prime in campo) e infatti i game scorrono in maniera assai rapida: dopo i vantaggi nel primo gioco, i battitori lasciano a chi risponde solo cinque punti in altrettanti game. Sul 3-3, però, Wolf perde le misure del campo per un paio di punti: sembra il preludio per vedere le prime palle break del set ma J.J. si riprende subito e con una serie di quattro vincenti riesce a fare ancora corsa di testa.
Dopo questo piccolo spavento, il dominio dei servizi ricomincia e prosegue fino al 5-5 quando Wolf torna in difficoltà e in sostanza regala un break che ha l’aria di essere determinante: il giocatore di Cincinnati è troppo frettoloso con il dritto, commette un doppio fallo e completa un game disastroso con un rovescio colpito male. A farne le spese è la racchetta di Wolf, distrutta per la frustrazione: il penalty point ricevuto (era la seconda violazione di questo tipo) non lo aiuta nel tentativo di controbreak immediato. Soprattutto, però, Fritz serve bene e archivia la pratica restando al di sotto dell’ora e mezza di gioco: 6-3 7-5.