[2] D. Medvedev b. [16] L. Musetti 6-4 6-4
L’esperienza, la grande capacità di esaltarsi sul cemento di Daniil Medvedev ha avuto la meglio alla distanza sulle velleità di Lorenzo Musetti. Il russo vince in due set con un doppio 6-4 in 1ora e 33’. Il carrarese ha tenuto bene gli scambi, sollecitando spesso il rovescio del russo. Tante variazioni, tanta pazienza ma nei momenti cruciali a fare la differenza è stata la lucidità del russo. La testa di serie n. 2 fa sentire il suo peso e dimostra di essere uno dei favoriti per la vittoria finale qui a Toronto. Il dato che più impressiona è l’82% dei punti vinti dal russo con la prima di servizio, un fattore che ha inciso sull’intero match. Un solo passaggio a vuoto da parte di Medvedev che gli è costato l’unico break subito nell’incontro. Musetti, però, non ne ha approfittato e si è ritrovato nuovamente sotto nel punteggio.
IL MATCH – MEDVEDEV FA LA DIFFERENZA SUL FINIRE DI SET
La gara vede subito l’azzurro protagonista: tiene a “0” il suo primo turno di battuta con due servizi esterni che spiazzano Medvedev poco efficace in risposta. Si gioca molto sulla diagonale sinistra con il russo che costringe Musetti all’errore. Poi arriva il primo dei cinque doppi falli commessi dal russo: a voler trovare un difetto alla gara del russo è proprio l’esser falloso al servizio.
Salgono a sette i punti consecutivi fatti da Musetti nei primi due turni di servizio: la striscia è interrotta dal doppio fallo dell’azzurro. Scambi lunghi con Musetti che insiste molto sulla diagonale del rovescio del russo. Anche Medvedev trova il primo ace del match, sopperendo, di fatto al secondo doppio fallo. Il carrarese comincia a chiamare a rete il russo e ottiene buonissimi risultati come quando va sul 3-2 con una controsmorzata che trova le ultime porzioni di campo.
Varia tanto Musetti che sale 3-2: cerca di addormentare gli scambi con una serie di slice che non fanno prendere ritmo al russo, per poi provare a colpire di dritto.
Medvedev è perfetto nei suoi turni di battuta e costringe all’errore l’azzurro.
Il primo momento decisivo del match è il settimo gioco: Musetti sale 30-0 ma sbaglia uno smash in rete che riapre un game che sembrava favorevole per lui. Azzurro riagganciato da uno scambio in cui Medvedev tiene benissimo il campo e fa correre il suo avversario. Arriva la prima palla break dell’incontro e la annulla Musetti con un ace. L’azzurro arriva anche a game point, ma Medvedev è bravo a tenere vivo il gioco. Musetti prova il serve and volley ma è costretto a tornare suoi suoi passi prima di esser trafitto dal passante del russo. È ancora una palla corta a creare scompiglio nella metà campo di Medvedev che stavolta è reattivo e con una controsmorzata ottiene il break. Il russo difende il vantaggio con aggressività e chiude il parziale.
BENE MUSETTI, MA MEDVEDEV È PERFETTO
Nel secondo set il monologo non cambia. Permane il grande equilibrio negli scambi e la capacità di Medvedev di ottimizzare il tutto. Entrambi partono bene al servizio, trovando prime efficaci. Il terzo gioco è quello più lungo del match: lo porta a casa Medvedev tra gli applausi. Dodici punti per il primo vantaggio significatico del set del russo. La prima palla break nasce dal secondo doppio fallo del march di Musetti. Con coraggio il carrarese l’annulla con una palla corta che lascia il russo sul posto. Alla terza Medvedev fa partire un rovescio che lascia l’azzurro sul posto. Eppure non è ancora finita: Musetti ha il merito di restare attaccato alla partita e fa bene: nel sesto gioco alza il livello del suo tennis e arriva a due palle break consecutive con un dritto spettacolare dopo uno scambio impostato sulla diagonale del rovescio. Medvedev commette un sanguinoso doppio fallo, Musetti ringrazia e ritrova la parità. Il russo è cinico nel trovare subito continuità e nuovamente il vantaggio. Lo 0-30 va segnalato perché nasce da uno scambio vinto dal russo dopo 29 colpi! Musetti sbaglia la smorzata e sono guai seri!
Opportunità non ce ne sono più e il secondo 6-4 vale il passaggio del turno del russo.