(dal nostro inviato a Toronto)
De Minaur b. A. Davidovich Fokina 6-1 6-3
“So windy”, davvero ventoso, ha scritto Alex De Minaur sulla telecamera dopo aver vinto la semifinale del National Bank Open di Toronto su un Alejandro Davidovich Fokina il quale ancora una volta ha dimostrato una fragilità mentale che affiora sempre nei momenti più importanti. Lo spagnolo non è riuscito per nulla ad adattarsi alle condizioni meteo molto variabili di questo sabato pomeriggio nel Sud dell’Ontario ed ha finito per commettere un numero spropositato di errori gratuiti (38 in 16 games), soprattutto dalla parte del diritto (ben 21), che è il colpo al quale chiede certamente di più.
De Minaur ha giocato una partita accorta, solida, mettendo in campo il suo solito gioco di grande resistenza, e non ha avuto bisogno di fare molto di più perché Davidovich Fokina gli ha regalato quasi tutto il resto.
LA PARTITA – Dopo la splendida giornata di venerdì, la notte ha portato copiosi temporali sulla zona di Toronto, e la metropoli canadese si è svegliata sotto una fitta coltre di nubi grigie. Progressivamente, nel corso della mattinata, le nubi hanno lasciato il posto al sole, ma per effettuare questo cambio è stato necessario un forte vento che purtroppo per il tennis è rimasto fino all’inizio della prima semifinale.
Nonostante le tribune di solito riescano a proteggere i giocatori impegnati sui campi principali, qui a Toronto il vento riesce a penetrare le tribune non particolarmente alte del Sobeys Stadium e in questo sabato ha avuto un ruolo da protagonista nella prima semifinale. Davidovich Fokina è andato subito in svantaggio perdendo il servizio al secondo game per colpa di tre errori gratuiti di diritto. Lungolinea, a sventaglio o incrociato non importa, gli errori di diritto dello spagnolo son onnipresenti.
L’unico momento di equilibrio del match si è avuto sul 3-1 del primo set, quando l’australiano ha dovuto fronteggiare due chance del controbreak ottenute da Davidovich Fokina grazie al suo gioco di spinta da fondocampo. Sulla prima De Minaur si è salvato con un servizio, sulla seconda è stato l’onnipresente errore di diritto di Alejandro a venirgli in soccorso. Quattro punti consecutivi hanno sugellato il 4-1, e da lì il match è andato tutto in discesa.
Sei giochi consecutivi hanno portato il punteggio sul 6-1 3-0 per De Minaur, con l’australiano che è riuscito a venir fuori anche da un altro game complicato sull’1-0 del secondo. Uno scambio lunghissimo (38 colpi) ha dato un po’ di ossigeno a Davidovich Fokina, che lo ha chiuso con un diritto vincente, ma è stata una fiammella nel buio più pesto.
Curiosamente dal 2-0 De Minaur ci sono stati ben sette break consecutivi che hanno chiuso il parziale sul 6-3 e il match in due set dopo solamente un’ora e 17 minuti. Emlematico il terzo game del set, con Davidovich Fokina che appena dopo aver mancato due palle del controbreak si è portato 40-0, per poi perdere cinque punti consecutivi con un errore di diritto (quello non manca mai), due doppi falli (di cui uno sul punto finale) e una volée di rovescio elementare messa in rete.
PRIMA FINALE – Per De Minaur si tratta questa della prima apparizione in una finale di un torneo Masters 1000 in 36 apparizioni. Il suo avversario nel match di domenica (inizio alle ore 16 locali, le 22 in Italia) sarà il vincente della seconda semifinale, quella che ci riguarda da vicino e vede opposti Tommy Paul e Jannik Sinner. Contro Sinner i precedenti dicono quattro sconfitte per De Minaur su quattro incontri; contro Paul invece l’australiano ha vinto tutti i cinque precedenti confronti diretti, compreso quello della settimana scorsa nei quarti di finale di Los Cabos e la finale dell’ATP 500 di Acapulco lo scorso marzo. Non difficile prevedere per chi Alex farà il tifo…