In un articolo apparso sabato 12 sul sito “Tennis Magazine”, Riccardo Bisti torna sulle voci di cambiamento di sede del torneo di Cincinnati. Un anno fa l’evento con sede in Ohio è stato acquistato dalla Beemok Capital, società che fa capo a Ben Navarro, ricchissimo uomo d’affari e padre della numero 54 del ranking Emma. La società, già proprietaria del torneo di Charleston, punta a un finanziamento di 270 milioni di dollari e a un “aiuto” del valore di circa 140 milioni da parte degli enti locali del North Carolina.
Certo l’area dove sorge lo storico impianto oggi teatro del torneo, che vanta il connubio città-evento più longevo della storia del tennis (dal 1899), non vuole rimanere a guardare: circa due mesi fa il consiglio comunale di Mason, sito dove si svolge il torneo, ha approvato uno stanziamento di 15 milioni di dollari per riammodernare la struttura esistente. Il progetto di miglioramento dell’area prevede un investimento circa dieci volte superiore.
Gli ospiti “storici” del torneo non si danno per vinti: Bisti riporta le parole di Dave Young, commissario della Contea di Warren, dove sorge l’impianto. Young spende parole colme di fair play nei confronti di Navarro ma aggiunge di essere “sicuro che Cincinnati potrà contare ancora su degli assi nella manica”. Il commissario non entra in particolari e non è dato quindi sapere in cosa consistano queste risorse, né se davvero ve ne siano.
Il quotidiano “Cincinnati Enquirer” è decisamente meno ottimista e cerca di leggere le reali possibilità che il torneo rimanga in città. L’opera di riammodernamento costerebbe alla Beemok circa cento milioni, quindi molto meno dell’investimento nella Carolina del Nord, ma la prospettiva di guadagni è completamente sbilanciata a favore della sede indicata come meta del trasloco.
Il “Lindner Family Tennis Center”, nome della struttura operativa oggi, può essere migliorato ma lo spazio circostante, di proprietà di diversi cittadini privati, non permette particolari ampliamenti. A Charlotte la città ha già approvato uno stanziamento di 65 milioni, cui si sono aggiunti i 30 della contea di Mecklenburg. Lo stato del North Carolina dovrebbe coprire la parte mancante della cifra. Il disegno contempla un centrale da 14000 posti e 40 campi tra tennis e pickleball.
Dave Young preferisce non pensare a utilizzi alternativi del complesso, confidando nel “miracolo”, mentre l’Enquirer sceglie pragmaticamente di pensare a una riqualificazione che tenga presente la fortissima crescita del gradimento popolare proprio per il gioco del pickleball. Cincinnati potrebbe così avere il miglior impianto di tutto il paese dedicato alla nuova passione yankee.
In realtà, conclude Bisti, le possibilità che il torneo rimanga dov’è anche dopo i 2025 non sembrano essere superiori al 10%. Il tennis a Charlotte rafforzerebbe invece un’offerta sportiva già notevole e che comprende tra le altre la franchigia NBA degli Charlotte Hornets.