B. Shelton b. C. Eubanks 5-7 6-4 6-4
La prima partita a concludersi in questa edizione del Southern & Western Open non poteva che essere un derby di casa. Infatti, protagonisti sono stati per due ore colme di legnate americane il giovane Ben Shelton e la rivelazione degli ultimi mesi Chris Eubanks. Nel loro quarto scontro diretto – gli altri, due giocati l’anno scorso su cemento a livello Challenger vinti da Shelton, uno disputato sull’erba di Maiorca vinto da Eubanks poi campione del torneo – la protagonista è stata, come si poteva prevedere, la potenza. Infatti, 18 ace e 57 vincenti sommati tra i due giocatori raccontano appieno un match che ha avuto solamente tre break, uno per set. Nel terzo parziale il primo e unico a strappare il servizio è stato il più giovane dei due che, dopo aver annullato una possibile palla del contro-break, si è guadagnato con qualche errore in meno dell’avversario un più che interessante secondo turno con Stefanos Tsitsipas, quarta tds in Ohio.
A. Mannarino b. R. Gasquet 6-4 6-3
Nel secondo derby di giornata ha dovuto faticare decisamente meno Adrian Mannarino per avere la meglio sul collega Richard Gasquet. Un break al momento decisivo ha fatto da capolinea al primo set, mentre nel secondo il campione di Newport dopo qualche difficoltà iniziale ha strappato il servizio all’avversario e si è portato avanti questo vantaggio sino alla vittoria, la prima contro Richard dopo i due precedenti persi (risalenti però uno a sette, l’altro a ben dodici anni fa). In questa partita la differenza l’hanno fatta i punti trasformati da Mannarino sia con la prima che con la seconda di servizio e il doppio esatto di vincenti rispetto al suo avversario (26 contro 13). Il n.30 al mondo stacca così il pass per il secondo turno dopo poco meno di un’ora e mezzo di tennis e attende il vincente del big match Berrettini/Auger-Aliassime.
Y. Nishioka b. G. Barrere 6-4 7-5
Buona la prova del giapponese in questo primo turno, nel quale è uscito vincitore ai danni dell’ennesimo francese, questa volta il n.58 al mondo Gregoire Barrere. L’unico precedente risaliva a due anni fa sulla terra battuta romana dove vinse sempre il nipponico, che questa volta ha piegato le difese transalpine anche sul cemento americano. Nel primo parziale dopo un inizio traballante da parte di entrambi, la stabilità l’ha fatta da padrone sino a che, nel nono gioco Nishioka è riuscito a strappare il servizio all’avversario e a portarsi così a casa la prima frazione. Nel secondo set un intenso equilibrio è perdurato nuovamente sino al nono game, dove il giapponese ha breakkato l’avversario ma, nonostante abbia avuto un match point, non è riuscito a chiudere subito il match. Tanto male, ha strappato la battuta per la seconda volta consecutiva al francese e poi ha chiuso dopo circa 1 ora e mezza di gioco. Forse meno incisivo con la prima di servizio il transalpino, che sì ha messo a segno il doppio dei vincenti dell’avversario (23 contro 11), ma dall’altro lato ha quintuplicato gli errori gratuiti del nipponico (20 a 4). Decisamente troppi. Nishioka vola così ai sedicesimi e incontrerà il vincente di un altro match tutto da guardare, Zverev/Dimitrov.
QUALIFICATI
AUSTRALIANI: Le imprese di Alex De Minaur a Toronto hanno evidentemente stimolato i suoi connazionali, che nel tabellone cadetto di Cincinnati si sono comportati più che egregiamente. Come ha fatto in Canada si è ripetuto anche in Ohio; si parla di Thanasi Kokkinakis. Anche questa volta è riuscito a qualificarsi per il main draw – facendo così compagnia a “Demon”, unico australiano presente nel tabellone principale di diritto – grazie a due vittorie per niente facili: la prima per 6-3 3-6 7-5 sul serbo tds n.1 del tabellone cadetto Laslo Djere, la seconda per 5-7 7-6(7) 6-2 – annullando per giunta tre match point consecutivi nel tie-break del secondo parziale – sul colombiano Daniel Elahi Galan a seguito di più di tre ore di battaglia. Il secondo nome oceanico della lista è quello di Jordan Thompson, giustiziere al primo turno del francese Alexandre Muller con il punteggio di 6-4 6-7(2) 6-4 in un testa a testa durato più di tre ore, mentre al secondo turno l’eliminato è stato lo svizzero Marc-Andrea Huesler per 6-3 6-4. L’ultimo australiano ad aver oltrepassato il tabellone cadetto è stato colui che tanto ha messo in difficoltà Andy Murray a Toronto, Max Purcell. Due prove non semplici gli si sono poste davanti al giocatore di Sydney: prima la promessa francese Luca Van Assche, poi il connazionale Alexei Popyrin. Con il transalpino l’australiano è riuscito a imporsi 4-6 6-3 6-3, mentre nel derby gli sono servite tre ore per aggiudicarsi un posto nel tabellone principale. Infatti, Purcell si è imposto su Popyrin con il punteggio di 6-7(6) 7-5 6-4 con un bilancio totale di 27 ace e 95 vincenti totali, sommati tra i due australiani.
FRANCESI: I colori blu, bianco e rosso a strisce verticali possono garantire altri due nomi di spicco nel main draw del Southern & Western Open. Oltre ai già ufficiali Ugo Humbert, Gregoire Barrere, Gael Monfils (che entra in tabellone grazie al ranking protetto) e la coppia di veterani Adrian Mannarino-Richard Gasquet che si sono sfidati in un derby, si aggiungono altri due nomi transalpini alla lista. Il primo è il classe 2004 Arthur Fils, che ha concesso solo otto game in totale ai due giocatori affrontati nel tabellone cadetto. Il primo martoriato è stata la WC di casa Brandon Holt che ha dovuto cedere – con un doppio 6-1 in un’ora di gioco – al ritmo di palla più intenso francese, che ha lasciato le briciole (sei giochi, 6-3 6-3) anche al recente semifinalista di Amburgo, il cinese Zhizhen Zhang. Il secondo a superare il tabellone cadetto è stato il pericoloso mancino Corentin Moutet che, dopo aver perso il primo set 6-4 contro il nostro Matteo Arnaldi – unico azzurro presente nel tabellone delle qualificazioni -, ha rifilato un pesante 6-0 6-2 che l’ha catapultato al secondo turno dopo più di due ore di gioco. Nella partita valsa per un posto nel main draw, il transalpino ha sconfitto con un doppio 6-4 il tedesco Daniel Altmaier, terza tds del tabellone cadetto.
ALTRI GIOCATORI: I soli che non possono essere accompagnati da un connazionale qualificato come loro nel tabellone dei grandi sono il russo Alexander Shevchenko e il serbo Dusan Lajovic. Il primo – entrato nel tabellone delle quali come alternate – inizialmente ha avuto ragione dell’ungherese Marton Fucsovics per 7-5 6-4, e al secondo turno ha piegato la resistenza del “Peque” Schwartzman (WC) dopo quasi due ore, con il punteggio di 6-1 3-6 6-3. A negare l’accesso al main draw all’ennesimo australiano è stato il vincitore di Banja Luka Dusan Lajovic. A essere precisi il serbo ha liquidato in due set ben due oceanini, il primo Rinky Hijikata (WC) con un doppio 6-3, il secondo Jason Kubler con un’altra doppietta – questa volta di 6-4 – per conquistarsi così un posto nel tabellone principale.