Primo alloro a livello Masters 1000 per Jannik Sinner. Il ventunenne italiano conquista il titolo più importante della sua carriera a Toronto, dopo le due finali perse a Miami nel 2021 e nel 2023. Solida prestazione per Sinner che in un’ora e trenta minuti regola l’australiano De Minaur e diventa il secondo italiano a festeggiare un Masters 1000 dopo Fognini, trionfatore a Montecarlo. Un successo che gli permette di festeggiare il best ranking alla posizione 6 e consolidare il quarto posto nella race, facendo un grosso passo in avanti verso le finali di Torino. Di seguito la conferenza stampa in italiano del tennista di San Candido con il nostro Vanni Gibertini.
VANNI GIBERTINI: Congratulazioni. Come hai detto anche tu durante la premiazione, non c’è Simone Vagnozzi qui. Volevo sapere se hai già avuto la possibilità di sentirti con lui o di scambiarti dei messaggi. Cosa ti ha detto prima della partita e magari cosa ti ha detto dopo?
JANNIK SINNER: “Quando siamo entrati nello spogliatoio abbiamo chiamato tutto il team, fatto una videochiamata. Eravamo ovviamente tutti felici. Ci siamo ovviamente sentiti tutti i giorni. Abbiamo trattato questa finale come se fosse una partita normale anche se era difficile, perché comunque mentalmente è totalmente diverso. Credo, tuttavia, che abbiamo trovato un ottimo equilibrio. Sono felice perché comunque lui è arrivato ieri a Cincinnati. Quindi, lui sarà già lì quando arriveremo e lì inizia di nuovo il lavoro. Ovviamente siamo contenti. È un traguardo importante per noi, però a Cincinnati c’è un’altra opportunità, un’altra settimana; quindi, vediamo come va”
VANNI GIBERTINI: Non c’è neanche la possibilità di festeggiare il trionfo così come il tuo compleanno. Aspetterai la settimana prima di New York quando magari avrai un po’ più di tempo a disposizione?
JANNIK SINNER: “Per me è il compleanno è un giorno normalissimo. Spero di poter giocare una partita durante questa giornata, per me sarebbe il regalo più bello. L’ho sempre detto, questo è lo sport che mi piace e tutta la passione e i tanti sacrifici che ho fatto, li ho fatti per giocare a tennis. Il regalo che spero di ricevere è quello di giocare una partita mercoledì e spero di vincere questa partita. Sarebbe il regalo perfetto.”
VANNI GIBERTINI: Nelle ultime due partite hai avuto un po’ di problemi a consolidare il break quando sei riuscito a strappare il servizio all’avversario. Si è trattato di coincidenza oppure c’era qualche meccanismo che non ha funzionato?
JANNIK SINNER: “È difficile rispondere. Ci può stare, come non ci può stare. Per esempio, oggi quando ho servito dopo il break stavo nella parte controvento e forse ho usato poco bene il servizio. In semifinale è un altro discorso, forse c’era un pochino più di tensione. Sicuramente ho degli aspetti su cui posso migliorare, forse questo è uno forse no. Poi lo vedremo.”
VANNI GIBERTINI: Quando la palla di De Minaur è uscita sul match point e hai realizzato che hai vinto, ti sei fermato un attimo. Hai pensato a qualcosa di particolare?
JANNIK SINNER: “No, non ho pensato a niente in particolare. Era un momento bello perché sogni da tanto tempo questo momento e quando finalmente è arrivato questa è stata la mia reazione. Come dire, ce l’ho fatta. Però ognuno reagisce in modo diverso. Sono contento della settimana che ho fatto, però credo sia ancora più importante il fatto di aver giocato nel modo giusto per vincere la partita. Per me è quello che conta di più.”