Facile vittoria ai quarti di finale del Western & Southern Open di Cincinnati per la diciannovenne americana Coco Gauff che, in un’ora e tre minuti piega la diciottenne ceca Linda Noskova con il punteggio di 6-4 6-0. Dopo un primo set complicato, caratterizzato da ben nove break, la tennista di Atlanta, attualmente settima forza del ranking WTA, sesta nella classifica live ora davanti a Garcia, sconfitta da Stephens, nel secondo set ha preso le misure alla propria avversaria, strappandole il servizio in tre occasioni senza mai concedere palle break nei propri turni di battuta.
D. Coco, una partita tutto sommato semplice, quella di oggi, nonostante il ritardo a causa del meteo…
“Fortunatamente ha cominciato a piovere prima, quando non eravamo ancora in campo… In realtà giocare con Linda non è mai facile, ci avevo già giocato contro ad inizio anno. Il primo set è stato complicato, pieno di break e contro break, poi nel secondo sono riuscita ad imporre il mio gioco”.
D. Quella di oggi è stata sostanzialmente una partita dai due volti…
“Già, il primo set è stato complicato e pieno di break, mentre nel secondo mi sono concentrata sul mantenere il mio servizio, che è una delle cose che mi riescono meglio. Ho commesso qualche doppio fallo di troppo (cinque, alla fine, quelli commessi da Gauff, n.d.A.), ma ho anche alzato notevolmente il livello della prima palla”.
D. Cosa ne pensi delle polemiche relative agli orari di gioco? Molte tue colleghe si sono trovate a terminare le proprie partite all’una, alle due, anche alle tre di notte…
“Per quanto ritardi di questo genere siano ‘comprensibili’ nei tornei del Grande Slam, ritengo che in competizioni di una sola settimana non dovrebbero accadere. Capisco le necessità commerciali, la copertura televisiva dell’incontro, ma in certi casi l’organizzazione avrebbe potuto far giocare alcune partite su altri campi, onde evitare che alcune giocatrici si trovassero penalizzate, magari costrette ad affrontare due match a distanza di undici, dodici ore. Anche la pioggia, poi, non può sempre essere una giustificazione: se c’è il 100% di possibilità che piova, invece di aspettare sarebbe meglio cambiare subito il programma!”.
D. Da una parte, quindi, i fan spingono per vedere i propri beniamini giocare la sessione serale, considerandola la più affascinante, dall’altra molti atleti preferiscono giocare di giorno, non amando le sessioni notturne…
“Capisco il desiderio dei fan, anche se penso che giocare a tarda notte sia più fattibile nei tornei del Grande Slam, dove c’è il giorno di riposo. Nei tornei più brevi, invece, la cosa è più difficile, i tempi sono più condensati. Detto questo, come già espresso da Iga ed Elena, noi atleti non ci possiamo fare nulla, tutto dipende dai sorteggi, a volte ti va bene, a volte ti va male, anche se ritengo che sarebbe opportuno trovare dei compromessi… Io fino a poco tempo fa non avevo ancora avuto problemi di questo genere, essendo molto giovane mi facevano sempre giocare in orari prevalentemente diurni, ora invece è diverso…”.
D. Sono pochi i giocatori che, come te, scivolano sul cemento, Tommy Paul ad esempio ha dichiarato di star cercando di smettere…
“Sono d’accordo con Tommy, scivolare sull’asfalto non è la strategia più corretta, come invece lo è sulla terra… Io non è che pensi di scivolare, succede. Anzi, tento di non farlo troppo, ma a volte devi. Ritengo che la strategia migliore di gioco, sul cemento, consista nell’arrivarci bene, sulla palla”.
D. Cosa ne pensi di Jasmine Paolini, la tua prossima avversaria?
“Jasmine la conosco, ci ho già giocato contro: so che è un’avversaria tosta, che risponderà colpo su colpo dall’inizio alla fine. Nonostante il suo ranking, Jasmine è una giocatrice imprevedibile, una che non molla mai, come nel nostro precedente incontro nel quale l’ho sconfitta 2 a 1 solo al termine di una lunga lotta…”.