[1] C. Alcaraz b. [Q] M. Purcell 4-6 6-3 6-4
Carlos Alcaraz vince in due ore e tredici minuti la sfida con l’australiano Max Purcell ed entra per la prima volta nelle semifinali del Western & Southern Open di Cincinnati. Il ventenne spagnolo non è ancora in possesso della straordinaria intensità dei giorni migliori, ma conserva comunque l’orgoglio del campione purosangue.
In virtù di questa qualità ha raccolto la pazienza e la concentrazione necessaria per rimanere nel match dopo il primo set e per domare un avversario pieno di energia e con discrete capacità di volo, ma nel complesso tecnicamente non accostabile a lui. Grandi applausi per la testa di serie numero uno che pur non al meglio onora con la consueta professionalità l’impegno di fronte al pubblico di Cincinnati e si guadagna la sfida con il polacco Hurkacz, rivincita della grande sfida di Toronto della settimana scorsa.
Applausi anche per Max Purcell che raggiunge un risultato inatteso alla vigilia e che da lunedì prossimo varcherà la soglia dei top 50 per la prima volta in carriera.
Primo set: Alcaraz parte meglio ma si distrae e subisce un break decisivo
Alcaraz parte molto bene con il servizio, ben intenzionato a evitare un’altra maratona come nel match degli ottavi con Paul; così nei primi due game alla battuta mette il 75% delle prime in campo. Purcell dal canto suo non ha particolari disegni tattici da applicare: deve essere aggressivo non appena cala il servizio dell’avversario e deve servire a sua volta molto bene.
Il numero 70 del mondo punta molto sul dinamismo per sopperire ad alcune tare nel palleggio che il confronto con il favorito numero uno evidenzierebbe facilmente. Una costante dell’azione dell’outsider oceanico sarà infatti la discesa a rete, non di rado a seguire il servizio.
Carlitos tiene con agio i primi turni alla battuta, mentre Max è più ondivago con la prima palla e concede subito una chance per il break nel secondo game dell’incontro, con un doppio fallo. Purcell si fa perdonare con un ace e tiene il servizio.
L’atleta di Sydney dimostra chiaro imbarazzo nello spingere il colpo quando lo scambio si protrae, ma si trova molto bene quando deve rispondere e gioca d’incontro sulla battuta. Sul punteggio di 3-3 arriva improvvisamente il break a suo favore: il campione di Murcia gioca solo due prime palle su cinque, commette un doppio fallo e in generale dà l’impressione di non voler spingere fino in fondo il proprio talento.
Il rivale ringrazia e conquista il break decisivo giovandosi di un game di soli errori dell’asso iberico. Alcaraz non riesce a rimediare al passaggio a vuoto e cede la prima frazione per 6-4. Quattro ace e tre doppi errori per Purcell, che vince anche 14 dei 22 punti giocati nelle vicinanze del net. Undici vincenti a sette per chi ha vinto il parziale, durato 44 minuti.
Secondo set: lo spagnolo sale di intensità e domina la frazione
Il campione di Wimbledon riparte con una diversa intensità, non lasciando trasparire alcuna intenzione di “mollare” il match. C’è più attenzione da parte sua, soprattutto nel comandare da fondo campo e nello spezzare ogni tanto il palleggio per evitare che lo faccia l’australiano.
Alcaraz Scende sotto il 50% nella percentuale di prime palle, ma serve con più accortezza e Purcell non riesce più a piazzare le sortite in risposta che tanto avevano dato fastidio nella prima partita. Carlos si muove decisamente meglio e appare motivato per forzare il match al set decisivo.
In una situazione come questa lo sfidante può davvero fare poco: in dieci minuti si materializza un parziale di tre giochi a zero per il favorito numero 1 del torneo, che neutralizza il serve and volley dell’uomo alla battuta e lo passa in due occasioni con il rovescio lungolinea, cogliendo il break.
Alcaraz non mostra di voler accelerare la fine del set, ma gioca in pieno controllo non rischiando mai nei game di battuta. Lo spagnolo chiude così la frazione per 6-3: in 36 minuti 11 vincenti e 9 errori per lui. Per il suo rivale 6 vincenti e ben 14 gratuiti.
Terzo set: Purcell è ammirevole ma si deve arrendere all’orgoglio del campione
I contendenti si affacciano al parziale decisivo in maniera differente. Alcaraz ha preso le misure alle migliori risorse di Purcell, che deve quindi chiedere gli straordinari al servizio per continuare a fare match pari col numero 1 del mondo.
L’australiano comincia alla battuta e mette a segno due volée vincenti, Carlos però ritorna nel game con uno splendido passante di rovescio incrociato, Sul 40-15 di nuovo messo sotto pressione Purcell sbaglia nel gioco di volo. L’uomo di Sydney serve a questo punto due drammatici doppi falli e sulla palla break si vede superato da una risposta di rovescio in lungolinea di magnifica fattura. Sullo 0-2 Max risale da 0-40 grazie alla battuta e fa suo il game, non prima di aver annullato una quarta chance al rivale per un secondo break consecutivo.
Sembra la fine del match ma Purcell non si arrende e continua a spingere col servizio infittendo le discese a rete con risultati alterni ma destabilizzando comunque la tattica di Alcaraz. Sul 2-1 in proprio favore, infatti, lo spagnolo ha un passaggio a vuoto e si fa sorprendere più volte in ritardo in uscita dal servizio. Il break che riporta il risultato in equilibrio e il meritato premio per l’atleta oceanico.
Il momento decisivo del set è nel nono gioco, quando Alcaraz raccoglie tutta la concentrazione residua e riesce a sabotare le discese a rete del rivale, ottenendo il break che lo porta a servire vittoriosamente per il match pochi minuti dopo.
A pagina 2: Hurkacz domina, trema ma poi si regala la semifinale (di Paolo Pinto)