A Todi, davanti al pubblico delle grandi occasioni, Luciano Darderi batte in finale 6-4 6-7(5) 6-1 il francese Clement Tabur e si aggiudica la 15esima edizione del torneo umbro, spezzando il sortilegio che finora gli aveva impedito di fare quell’ultimo passo verso la vittoria, con le sconfitte in finale di San Paolo 2021 e Buenos Aires 2023. Ma qui a Todi il 21enne di Villa Gesell ha vissuto una settimana da sogno, facendo percorso netto fino alla finale, senza concedere un solo set agli avversari.
Solo nell’ultimo match sono arrivati un po’ di problemi, opposto alla vera rivelazione del torneo, quel Clement Tabur che a 23 anni sta raggiungendo il pieno della maturità e che a sua volta, vincendo, avrebbe festeggiato la prima vittoria Challenger. Il percorso del transalpino verso la finale è stato piuttosto accidentato, contrariamente a quello di Darderi, costringendolo a faticare in ogni singola partita (ad eccezione curiosamente di quella contro la prima testa di serie, l’ungherese Zsombor Piros). Luciano ha affrontato la finale col piglio giusto, facendo subito capire di non essere in vena di concessioni e, dopo aver vinto il primo set, è andato a servire per il match sul 6-5 del secondo.
Peccato che proprio in quel momento sia arrivato un po’ di braccino e che il timore di compromettere tutto a un passo dal traguardo stesse per partorire il disastro. Così, subito il dolorosissimo contro break, l’azzurro veniva trascinato ad un tie-break che perdeva, costringendolo a giocarsi tutto nel parziale decisivo. Dove per altro esorcizzava molto velocemente i fantasmi, molto prima che potessero infastidirlo, con un nettissimo 6-1 che gli consentiva di alzare finalmente le braccia al cielo. Con questo successo Luciano rientra in top 200, tardi per le qualificazioni degli US Open ma sufficiente per affrontare con grande serenità la trasferta in Repubblica Ceca dove sarà testa di serie n.3 in quel di Praga.
Dopo la premiazione Luciano commentava: “Gli ultimi mesi non sono stati facili, ero dispiaciuto di non poter giocare le qualificazioni degli US Open, ma per fortuna mi sono rifatto con questo titolo e così è più bello ancora. Il mio percorso è stato diverso da quello di tanti altri miei coetanei, non ho infatti avuto molte wild card e sono stato costretto a giocare tanti ITF. Viaggiavo da solo perché non avevo tanti soldi, ricordo ad esempio dieci settimane in Tunisia. Un cammino lungo che mi ha portato qui e la vittoria la dedico a mia madre, che festeggiava questa sera il compleanno, e a mio padre Gino, che mi allena da quando sono piccolo”.
Di fianco a lui gongolava patron Marchesini: “Questo torneo per me dovrebbe durare quattro settimane, noi qui siamo a casa e questo è il posto che amiamo di più. In campo lo spettacolo non è mancato e oltre al primo titolo Challenger di Luciano Darderi, gli appassionati hanno ammirato le gesta del diciassettenne francese Gabriel Debru. Todi nel corso degli anni ha lanciato tanti giovani, questa volta Debru era il più atteso e ha confermato le aspettative (eliminato nei quarti dal nostro Maestrelli, ndr). Sono sicuro che ne sentiremo parlare presto. I prossimi appuntamenti di MEF? Dal 18 al 23 settembre ci sarà il WTA 125 di Parma e poi dal 15 al 23 ottobre l’ATP Challenger 125 di Olbia. Quest’ultima è una nuova manifestazione, vogliamo farne un grande evento e dargli la continuità che merita. Poi torneremo a Tenerife per preparare i tornei di gennaio e febbraio”.