Quello che rappresenta per Novak Djokovic la finale del Western & Southern contro Carlos Alcaraz è lo stesso campione serbo a chiarirlo senza mezzi termini: “È la sfida definitiva per me. Ci siamo affrontati negli ultimi tre eventi, sulla terra del Roland Garros e sull’erba di Wimbledon. Ora il primo confronto sul duro, un ottimo test in vista dello US Open, anche se le condizioni sono diverse. Si tratta comunque di affrontare il primo giocatore del mondo che ora è in forma. La più grande sfida possibile, il modo migliore per preparare New York”.
A differenza di Alcaraz che è sempre andato al terzo, Nole non ha lasciato per strada nemmeno un set, “quindi sono parecchio soddisfatto di come sto giocando. [Contro Zverev] la mia prestazione è stata più nervosa, mi sono irrigidito quando ho servito per il match, normale considerando che avevo davanti. Sascha è in gran forma, ha un servizio potente che in queste condizioni, dove le palline rimbalzano estremamente alte, è difficile da strappare, il che mi ha messo pressione in battuta. Ho trovato i colpi giusti nei momenti importanti e chiuso in due set, perché chissà quanto stiamo in campo se andiamo al terzo, quindi è un bene anche per quanto riguarda il recupero in vista della finale”.
Non sappiamo se la domanda fosse retorica nelle intenzioni, ma chiedere a Djokovic se si aspettasse di essere al livello di una finale Masters 1000 difficilmente può avere una risposta diversa da quella che ci si immagina. Infatti… “Mi aspetto sempre di giocare ad alto livello, non è una gran sorpresa per me. So la mole di lavoro che metto in campo fuori per essere dove sono. È assolutamente una sensazione fantastica tornare sui campi in duro dopo febbraio, l’ultima volta che ci avevo giocato, ed essere già in finale. Gran settimana, questa”.
E gran giornata di tennis quella di sabato, con le tre semifinali che hanno preceduto il suo incontro. “Match stupendi, grazie a tutti quelli che sono restati per il nostro. Ho seguito quello che è successo prima, tutti al terzo, valevano il prezzo del biglietto”.